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Idrovia Locarno-Milano, la barriera sul Ticino a Varallo Pombia, a che punto sta?

In Lombardia il grande progetto idroviario del nord Italia prosegue secondo crono programma, ma il Piemonte a che punto sta? La domanda l’ha posta alla Regione il consigliere Luca Bona, con particolare riferimento alla conca di Porto della Torre.

Idrovia Locarno-Milano, la barriera sul Ticino a Varallo Pombia, a che punto sta?

La diga in località Porto della Torre nel territorio di Varallo Pombia

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Il 23 marzo scorso a Monticelli d’Ongina (PC) è stata inaugurata la nuova conca di navigazione di Isola Serafini, lungo il fiume Po, opera co-finanziata dall’Unione Europea, che consente di ripristinare la  navigazione del Po da e per Piacenza, un passo importante nel quadro delle strategie di sviluppo del sistema idroviario del nord Italia. E’ solo l’ultimo degli stati di avanzamento che confermano come l’apparentemente “visionario” progetto di collegamento dalla Svizzera fino al mare Adriatico, almeno in Lombardia prosegue secondo programma, ma sul tratto d’idrovia piemontese, che parte da Locarno ed arriverebbe ai navigli, l’effettivo stato dell’arte qual’è?

La domanda se l’è posta il consigliere regionale di Forza Italia Luca Bona, traducendola in una interrogazione rivolta agli organi regionali competenti, con particolare riferimento ai lavori per la realizzazione della conca di ”Porto della Torre’ presso la centrale idroelettrica, in quanto costituisce una barriera fisica nel tratto del fiume Ticino che costeggia il territorio di Varallo Pombia. L’opera infatti è in carico alla Regione Piemonte, che ha impegnato per la sua realizzazione circa 13,5 milioni di euro.

Per l’indotto turistico ed economico dell’area insubrica e piemontese – scrive Bona nel testo dell’interrogazione – l’opera riveste un’importanza strategica e urgente, come peraltro attestato anche da uno studio di Confindustria Piemonte e confermato anche dall’Unione Europea con la concessione di diversi finanziamenti legati ai progetti interreg per le opere di corredo all’accoglienza turistica lungo l’asse idroviario (es. Porto di interscambio di Arona, Museo delle acque e ostello a Panperduto, centro di documentazione sulla via dei marmi, il ricordato studio di Confindustria)” il consigliere novarese di FI conclude quindi con la richiesta di quale sia: “la tempistica prevista per l’effettivo inizio delle opere per la realizzazione della Conca di Porto della Torre”.