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Novara

Igor Novara fra le prime quattro del mondo. Cuore e coraggio, solo applausi per le azzurre

Igor Novara fra le prime quattro del mondo. Cuore e coraggio, solo applausi per le azzurre

L’Igor Novara perde 3-0 la finale per il terzo posto contro VakifBank Istanbul, giocando un’altra partita tutta cuore e coraggio in linea con un Mondiale vissuto da assoluta protagonista.

L’Igor Novara conclude al 4° posto un Mondiale giocato con cuore e coraggio, malgrado infortuni e qualche indubbio limite, che alla fine proprio per i meriti dimostrati, sembrano lasciare nel gruppo azzurro persino un pizzico di rammarico per quello che poteva essere persino un autentico miracolo, rispetto ad un risultato del tutto inaspettato alla vigilia.

Tantissimi i meriti e le cose positive, per una squadra arrivata in Cina nello scetticismo generale ma che in virtù delle qualità di resilienza può ora rituffarsi in campionato con la convinzione che il nuovo progetto tecnico varato dopo la rivoluzione estiva ha basi solide sulle quali lavorare.

Nella finale per il 3° posto, le azzurre perdono 3-0 contro le campionesse del mondo in carica del VakifBank Istanbul, che Giovanni Guidetti ha visto perdere in semifinale quasi solo contro Paola Egonu, con il patrimonio di 9 match point gettati alle ortiche.

Da una parte campionesse del calibro di Haak, Ebrar Karakurt, Gabi, Zehra Gunes, Maia e Milena Rasic, dall’altra una squadra che perde il fondamentale apporto di Veljkovic, gioca con Hancock e Courtney incerottate e a lungo andare, dopo le lunghe battaglie al 5° set, ha visto arrivare al lumicino le energie fisiche, soprattutto in un attacco, dove solo di recente ha ritrovato Brakocevic (straordinario il suo mondiale) probabilmente da tropo poco tempo in campo per reggere al massimo livello ritmi così esasperati. Si confermano invece campionesse di livello assoluto le veterane del gruppo Sansonna e Chirichella, risultate determinanti nei momenti più difficili, capaci di suonare la carica valsa entusiasmanti ed incredibili rimonte, contro avversarie indubbiamente più attrezzate.

Igor Gorgonzola Novara – Vakifbank Istanbul 0-3 (24-26, 23-25, 21-25)

E’ comunque una bella Novara quella che perde il 1° set, rimasto in equilibrio fino al decimo punto, quando VakifBank Istanbul comincia a prendersi un po’ di margine, grazie soprattutto ai potenti colpi della ventenne Ebrar Karakurt (11-13, 13-18) e sembra che a nulla valgano i due time-out consecutivi di Barbolini. Ma questa Igor non muore mai e con Brakocevic che scalda il braccio, le azzurre risalgono la corrente persino dal 18-23 arrivando ad un passo dal set point che si prendono le turche grazie ad uno sfortunato errore di Hancock che spara fuori una delle sue palle di prima senza muro davanti chiudendo poi il set per 24-26.

Se ne va anche il 2° set, se è possibile ancora con maggiore rammarico, perchè le azzurre lottano e meriterebbero il parziale, dopo aver ben condotto la partita ed ancora una volta recuperato con carattere alcuni momenti complicati. In particolare Igor che ci crede quando dopo aver raggiunto il pari a 18 scatta avanti (20-18, 22-21) con Hancock che indovina due ace consecutivi. Karakurt è implacabile mentre Brakocevic spara fuori per il 22-24. Vasileva riavvicina Igor sul 24-25 ma una grande tripla difesa con protagonista Sansonna, ma Karakurt trova l’impercettibile tocco azzurro sul pallone fuori che costa il punto decisivo (24-26).

Ce ne sarebbe abbastanza per abbattere il morale di chiunque, ma non questa Igor orgogliosa e caparbia, che ad un certo punto perde per qualche punto anche Courtney uscita malconcia dallo scontro con un tabellone, ma non molla mai. Un parziale che sembra scappare di mano inesorabilmente con VakifBank Istanbul che si issa fino al 16-22 che rende impossibile la rimonta per chiunque, ma non per le azzurre che tirano fuori le ultime energie e proprio con Courtney, con i servizi di Hancock (che mette pure le mani a muro si Karakurt) ed un altro muro di Brakocevic, ritorna sotto fino al 21-23. Ma dopo il cambio palla con Giovanni Guidetti in panchina che già sembrava di ricadere nell’incubo vissuto in semifinale, Courtney spara alto cercando il mani alto del muro turco, la palla finisce out, Istanbul esulta e Barbolini si arrende al 21-25 senza giocarsi un l’ultimo video check, mentre il replay dimostrerà che un impercettibile tocco avrebbe regalato a Novara ancora qualche meritatissima chance.