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Il caso RSA in Piemonte, dall’Unità di Crisi regionale il punto della situazione

Il caso RSA in Piemonte, dall’Unità di Crisi regionale il punto sulla situazione

La Regione Piemonte ha reso noti, nel tardo pomeriggio di oggi, i dati aggiornati del monitoraggio sulle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa).

La conferenza stampa dall’Unità di Crisi regionale

«L’attenzione alla situazione delle case di riposo è documentata fin dal primo atto dell’Unità di crisi del 23 febbraio nel quale già si raccomandava ai gestori delle strutture di limitare l’accesso dei visitatori e di attenersi alle misure di prevenzione previste dalle disposizioni ministeriali, che la maggior parte delle strutture ha applicato. In qualche caso, nonostante le misure, si sono verificati contagi – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – Oggi abbiamo più task force e Usca nelle aziende sanitarie locali dedicate all’emergenza delle case di riposo, oltre a quasi 800 infermieri e operatori socio sanitari assunti per soccorrere le case di riposo rimaste sguarnite di personale a causa del contagio. Sui test sierologici abbiamo avviato la sperimentazione ed ora aspettiamo le indicazioni del Ministero della Salute per procedere secondo le linee che verranno individuate dalle autorità sanitarie».
In particolare, è stato evidenziato un notevole incremento dei tamponi effettuati nelle Rsa, che sono più che triplicati nell’ultima settimana, passando dai 4.085 del 7 aprile ai 13.940 del 14 aprile (sul totale di 74.060 tamponi realizzati a quella data sulla popolazione piemontese) nel Novarese sono stati effettuati nelle Rsa, al 14 aprile, 3180 tamponi (915 sono positivi, 2.265 sono negativi).
Al 31 marzo nelle Rsa in Piemonte vi sono stati 407 morti in più del primo trimestre 2019, di cui 248 risultati positivi al Covid-19, nel Novarese le nello stesso periodo ci sono stati 30 morti in più rispetto al primo trimestre del 2019 di cui 14 risultati positivi al Covid.
«Il sistema nella sua totalità regge – ci ha detto dopo la riunione Gianluca Vignale ex consigliere della Regione Piemonte e oggi collaboratore del Presidente della Regione – e come è già stato evidenziato in corso di conferenza stampa anche le strutture più delicate sono state monitorate. Ci sarà la necessità di eseguire altri tamponi e già per questa settimana ne sono previsti altri 6.000 riuscendo a coprire quasi il 50% degli ospiti delle residenze per anziani, ma ovviamente proseguiremo sino a coprire l’intero settore»
I numeri che ha segnalato la Regione, soprattutto quello dei decessi in strutture per anziani, sono fermi a 15 giorni fa e sappiamo che in quel momento si era all’inizio del manifestarsi virulento del Covid-19 e quindi vanno assolutamente presi con le molle.