Il Coccia torna sotto la lente della Procura: acquisiti i conti della gestione Rapetti, ma al momento non ci sarebbe una notizia di reato
Il Coccia torna sul tavolo della Procura di Novara. Sotto la lente degli investigatori, questa volta, ci sono i conti degli ultimi anni. Una sorta di “atto dovuto” non legato a una notizia di reato, ma che fa seguito all’esposto presentato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione teatro Coccia, presieduto dall’ex magistrato Carmen Manfredda. Questo il contesto in cui erano maturate le dimissioni della direttrice artistica Renata Rapetti, che era approdata alla guida del teatro nella stagione 2012-2013. La sua era stata una direzione molto apprezzata sia dal pubblico sia dalle istituzioni, come dimostra il fatto che il suo incarico era stato confermato anche dopo il cambio di amministrazione comunale da Ballarè a Canelli. Anche i conti del teatro sotto la gestione Pesta, da cui era emerso un “buco” importante (ormai sanato), erano finiti sotto la lente della Procura, ma senza alcuna conseguenza per i diretti interessati.
Il tema “Coccia”, inoltre, è tuttora al centro di un altro grosso processo, noto in città come il “caso Giordano”. Al centro del dibattimento c’è la gestione del bar precedente a Cannavacciuolo, fra gli schiamazzi notturni patiti dal vicinato e l’utilizzo improprio della terrazza che si affaccia su piazza Martiri, in occasione di una festa di compleanno dell’ex sindaco Giordano. Processo che conta decine di imputati e che ha rischiato di saltare per una serie di trasferimenti dei giudici, ma che dovrebbe riprendere a fine maggio.