La storia aveva letteralmente fatto il giro del web.
Un messo comunale del municipio di Novara era stato licenziato nel 2009 per “giusta causa” perché scoperto a fare da testimone ad un matrimonio, in orario di servizio, proprio nella sede del Comune in cui lavorava… Non si trattava del primo episodio di assenza “sospetta” e questo aveva indispettito i colleghi che avevano cominciato a segnalare ai superiori questi atteggiamenti. Da qui il licenziamento ed il successivo ricorso dell’interessato. Quattro anni dopo il tribunale stabiliva il reintegro del dipendente, cui venivano riconosciuti gli stipendi arretrati per un totale di 145 mila euro.
Una vicenda che aveva fatto discutere e che aveva tenuto banco anche in consiglio comunale, anche perché il “risarcimento” non era previsto per i conti pubblici e dunque costituiva un debito fuori bilancio cui era necessario far fronte.
Un bel problema per le asfittiche casse di Palazzo Cabrino.
Oggi però la novità: il Comune di Novara ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza e la questione è stata oggetto di una commissione consigliare che si è svolta nel pomeriggio.

Nicola Fonzo
“Chiediamo che la sentenza venga rivista – ha spiegato l’Assessore al personale Nicola Fonzo – perché il giudice ha riconosciuto le motivazioni alla base del licenziamento, contestandone però la procedura. Dunque a nostro avviso ci sono gli estremi per ribaltare questo giudizio. In subordine, visto che una recente sentenza della Cassazione prevede in questi casi il reintegro con il pagamento per un massimo di tre anni di stipendi arretrati, chiediamo ci venga riconosciuta la possibilità di pagare meno. Il nostro non è l’atteggiamento di chi vuole colpirne uno per educarne cento: crediamo però che questa azione sia doverosa nel rispetto di tutti quei dipendenti che invece fanno fino in fondo il loro dovere”.
Una posizione, quella del ricorso, che è stata condivisa da quasi tutti i consiglieri presenti sia di maggioranza sia di opposizione “La giustezza dell’iniziativa di allora – ha detto Mauro Franzinelli della Lega Nord, ex assessore al personale – è confortata dalla decisione di oggi”.