Manca solo un anno alle prossime elezioni amministrative. Nell’ultima tornata, il centrodestra, che da anni governava con grande consenso la città di Novara, ha clamorosamente fallito, sconfitto da una coalizione di centrosinistra che nemmeno era preparata ad affrontare una vittoria nella quale non aveva mai sperato. Ma è successo! Complice una candidatura a sindaco figlia di dissapori interni alle Lega, quindi pensata con gli occhi chiusi e non con lo sguardo rivolto verso la città. Il centrodestra ha avuto quattro anni di tempo per riflettere sugli errori commessi: tanti, grossolani, clamorosi.
Tra poco, sarà necessario esprimere una candidatura (ci si augura una sola) che sia in grado di contrapporsi ad un centrosinistra già fortemente in difficoltà che con Musa ha sigillato la pietra tombale che copre questa tornata amministrativa, a Novara, per scelte politiche impopolari e onerose ai danni dei cittadini. A dirla così, non sembra nemmeno un’impresa titanica, se non fosse che ancora oggi sembrano prevalere logiche di guerra per accaparrarsi candidature o opzioni su nomine amministrative o interne ad un partito.
Chiaramente, il primo passo è quello di formulare un programma elettorale che sia credibile, vicino ai cittadini, sensibile alle loro esigenze, alle difficoltà e alla crisi che non sembra retrocedere di un passo. E su questo, c’è la speranza che si possa far convergere l’intera coalizione che eventualmente si andrà a formare, come è sempre stato, in occasione delle prossime amministrative.
Secondo aspetto: la scelta del candidato sindaco. E’ una fase molto molto delicata: un singolo errore potrebbe, come ha fatto in passato, compromettere l’intera operazione elettorale . La scelta di colui/colei che rappresenterà il centrodestra dovrà essere fatta con grande accuratezza. Ma non è detto che le segreterie politiche abbiano più a cuore l’interesse comune rispetto agli interessi particolari. A quel punto, rimane un solo strumento che potrebbe contribuire ad individuare il candidato in grado di riscuotere più consenso: diamo voce alle primarie che, comunque, prima o poi, dovranno arrivare. Non si può più far finta di niente e accettare supinamente la logica di tatticismi legati ai costumi (non positivi) di segreterie che tolgono visibilità ai candidati più nobili.
I Novaresi che si riconoscono in questa parte politica, il centrodestra, hanno diritto di sapere e di scegliere, perchè no?, colui che sarà potenzialmente alla guida della propria città.
In questa coalizione, c’è la necessità di far fiorire una nuova classe dirigente, esprimendo non necessariamente dei Churchill o delle Thatcher (anche se auspicabili), in grado tuttavia di traghettare la città verso le sfide del futuro. L’interesse dei Novaresi vicini a tale coalizione è che si sappiano finalmente dare risposte ormai improrogabili.
Tocqueville (più attuale che mai), definì vincente il modello di democrazia americana rispetto a quella europea perchè più attenta al risultato di governo e meno attenta al modello di democrazia. Paradosso tutto italiano e locale nel non riuscire ad ottenere risultati positivi pur adottando un sistema che dovrebbe garantirli.
Insomma, serve il giusto condottiero che riesca ad accompagnare la città fuori dal pantano in cui si trova oggi. E per fare questo ci vorrebbe un po’ più di umiltà d’animo da parte delle segreterie politiche, affinchè mettano da parte personalismi inutili e che, in questi ultimi anni, è sotto gli occhi di tutti, si sono rivelati dannosi e sono riusciti a ritorcersi contro coloro che li avevano in qualche modo alimentati, andando ad incidere sulla fiducia degli elettori e dei simpatizzanti. Ne è un esempio eclatante la Lega piemontese, con un apparato dirigenziale immobile da anni, incapace di rinnovarsi, ma soprattutto incapace di rimettersi in gioco e di scommettere su nuovi volti, magari meno proiettati su se stessi, ma rivolti invece alla città, al territorio, alla tradizione e alla cultura. E’ questo il modo giusto di amministrare e sono questi i requisiti sulla base dei quali occorrerebbe individuare il prossimo candidato sindaco del centrodestra.
Massimo Vallò