La notizia è di quelle che certamente avranno forti ripercussioni anche sul futuro della città di Novara, dal punto di vista urbanistico ed occupazionale.
Vailog srl di Fabrizio Bertola, l’imprenditore che propone la realizzazione delle aree industriali di Agognate, ha stretto un accordo con Segro, gruppo britannico attivo nel real estate, per la cessione del 90% del proprio capitale per 39,6 milioni di euro.
“L’accordo – si legge nel comunicato ufficiale di Segro – permette alla Segro stessa “un’immediata presenza strategica” nel mercato della logistica del nord Italia”.
Tra i punti di forza dell’affare, oltre ai 94.300 metri quadrati di aree logistiche nei pressi di Piacenza, compaiono altri 100 ettari “non lontano da Milano e in un altro punto del Nord Italia” non meglio definito, capaci di supportare un ampio sviluppo logistico su una superficie utilizzabile di 338 mila metri quadrati nell’arco dei prossimi cinque anni.
Misure ed estensioni che ben collimano con quelle annunciate per la futura area industriale di Agognate, su cui, a questo punto, potrebbe puntare anche Segro.
Quindi l’interlocutore del Comune di Novara per la realizzazione del polo di Agognate è cambiato.
Appare singolare che, mentre Vailog stringeva l’accordo con Segro, reso pubblico il 22 maggio con un comunicato stampa, il giorno precedente lo stesso Bertola rilasciasse ai media locali interviste rassicuranti circa l’acquisto di ulteriori 20 mila metri quadrati di terreni vicini ad Agognate per insediarvi un’azienda di spessore nazionale come Giochi Preziosi, il tutto senza fare alcun cenno al cambio degli assetti societari già certamente in atto.
Questo mentre dal canto suo il Sindaco di Novara Andrea Ballarè, in un’intervista di qualche giorno dopo, confermava di “avere in mano tutte le carte” per aprire un confronto con la città sulla futura realizzazione del polo logistico. Evidentemente però ora le carte, o meglio gli interlocutori diretti, sono cambiati e dunque occorrerà capire su quali strumenti potrà far leva l’amministrazione comunale perchè quelle “garanzie” paventate (leggasi “opportunità occupazionali”) siano confermate.