Il Maggiore si prepara alla fase 2, mentre scende il numero di ricoverati positivi al Covid
La riduzione della pressione di ricoveri legati all’infezione da Coronavirus sull’ospedale di Novara e la necessità di tornare a svolgere le funzioni che competono a un “ospedale hub” come è il Maggiore, porta a una prima rimodulazione delle strutture verso la fase 2.
L’accorpamento di due reparti, a suo tempo destinati a pazienti Covid positivi, ha consentito di riportare la struttura di Medicina 2, diretta dal dottor Mauro Campanini, nei suoi spazi originari.
Inoltre, nella sede di Galliate, appositamente attrezzata per isolamento individuale, sono stati individuati 15 posti letto per pazienti Covid positivi in fase di guarigione.
«Si tratta di un primo passo – fanno sapere dalla direzione sanitaria del Maggiore – per il ritorno, graduale, alla normalità pre-coronavirus. L’organizzazione a fisarmonica individuata nel momento di massima emergenza consentirà, se in futuro si dovesse ripresentare una situazione analoga, un’efficace e immediata risposta. Nel frattempo, sono iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova terapia intensiva permanente, adiacente all’attuale Pronto soccorso, grazie alla donazione della Fondazione De Agostini».
Complessivamente, i posti riservati ai pazienti Covid positivi sono 168 (di cui 124 occupati oggi), rispetto ai 204 nel momento di massima emergenza.
La situazione del Maggiore sino a ieri sera vedeva nelle 24 ore, due decessi, 4 i pazienti dimessi e 3 i trasferiti ad altra struttura, mentre scende il numero dei ricoverati Covid positivi che sono 124, di cui 57 di Novara e 57 della provincia, 6 del resto del Piemonte e 4 di fuori regione mentre non si è registrato nessun nuovo ricovero in rianimazione, dove sono occupati 10 posti letto e sono 17 i ricoverati in terapia subintensiva.