“Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.
Vale la pena scomodare il terzo principio della dinamica per rendere bene l’idea di quello che sta accadendo dentro il centrodestra novarese, alle prese con l’individuazione delle candidature per le prossime elezioni amministrative sotto la Cupola.
Infatti dopo l’ufficializzazione, nelle scorse ore, dell’investitura di Alessandro Canelli per la Lega Nord, gli ex alleati del centrodestra son tornati a farsi sentire, con prese di distanza e distinguo.
A partire dall’abbinata Diego Sozzani (Forza Italia), Gianni Mancuso (Fratelli d’Italia) che già prima dell’estate avevano bocciato la scelta del pupillo dell’ex sindaco Giordano (e digerita da Roberto Cota), considerandola irricevibile nei metodi.
Ora la storia si ripete: “Ri-prendiamo atto dell’ufficializzazione del candidato della Lega – scrivono Sozzani e Mancuso – e che la Lega, almeno in apparenza, abbia fatto la sua scelta. Nulla di nuovo sotto il sole: continuiamo a sentire parlare di nomi e non di programmi. Di quello che serve alla città, il nulla. Non possiamo accettare e non accetteremo il diktat leghista, il loro concetto del “prendere o lasciare”.
Insomma, niente politica dei fatti compiuti, sostengono e promettono “Ci interfacceremo con tutti quelli che si identificano nel nostro modo di vedere le cose. Ci muoveremo in questo senso parlando di proposte e della nostra idea di città abbandonando sterili polemiche e inutili proclami”. Sarà la volta buona?
“Avremmo preferito che la confusione che regna sovrana a livello nazionale non trovasse terreno fertile anche da noi, ma constatiamo con rammarico come gli errori del passato non siano riusciti a insegnare nulla”.
Un comunicato duro, cui fa eco quello dei consiglieri comunali Dino Giuliano, Daniele Andretta, Riccardo Monteggia ed Isabella Arnoldi (che in settimana hanno annunciato la costituzione di un movimento civico per le primarie) “L’ufficializzazione di una candidatura da parte della Lega Nord non cambia nulla rispetto a quanto già era noto. Peraltro si tratta del medesimo nominativo che già era stato imposto in altre occasioni e fortemente avversato anche dagli altri partiti del centrodestra novarese”.
“Che vi sia stato un chiarimento interno al movimento del Carroccio ci fa ovviamente piacere, ma non sposta per noi i termini della questione in merito alla possibilità di individuare una candidatura unitaria che possa credibilmente avversare la compagine di centrosinistra alle prossime elezioni. Il fatto poi che la Lega abbia già dichiarato di escludere un ricorso alle primarie, chiudendo ad ogni possibilità di confronto, ci convince ulteriormente del percorso che abbiamo avviato che, al contrario, intende aprire un dialogo con la città, senza alcuna imposizione o ingerenza esterna”.
“Una posizione peraltro che ci stupisce – proseguono i consiglieri – visto che lo stesso segretario Salvini ha in più occasioni dichiarato che qualora non si arrivasse ad individuare una candidatura unitaria (come nel caso di Novara) il ricorso alle primarie sarebbe la strada da percorrere. Evidentemente a Novara la Lega spera ancora in una “investitura” dall’alto, come se la città non fosse in grado e non avesse le risorse per scegliere da sola”.
“Noi crediamo fermamente non sia così – scrivono Monteggia, Arnoldi, Andretta e Giuliano – Crediamo che in questa città vi siano donne e uomini liberi in grado di determinare, attraverso un percorso partecipato, i destini futuri di Novara. Crediamo altresì che l’area alternativa all’attuale amministrazione di centrosinistra sia ben più ampia rispetto a quella circoscritta dei simboli e delle segreterie di partito”.
“Per questo abbiamo lanciato la proposta di costituire un movimento civico che prendendo spunto dalla nostra presenza in consiglio comunale, intende costruire un momento assembleare per individuare i punti nodali di un programma di governo della città, realmente alternativo a quanto proposto dall’amministrazione Ballarè. Un movimento civico che come è auspicabile, arrivi ad esprimere una candidatura unitaria (coinvolgendo anche gli altri soggetti in campo), attraverso il percorso democratico delle primarie”.
Insomma l’uscita leghista ha avuto l’effetto di compattare, almeno nelle intenzioni dichiarate, un intero fronte che fino a ieri sembrava allo sbando… Probabilmente la reazione opposta a quella auspicata dalla Lega… Staremo a vedere!