Fa discutere la revoca dell’autorizzazione al corso di nuoto per richiedenti asilo proposto dalla cooperativa Pollicino. Monica Cerutti assessora regionale ai Diritti Civili ed Immigrazione: “Tutelare le tante persone che credono in una società rispettosa delle differenze, senza discriminazioni o razzismo, come sembra sia invece avvenuto in questo caso”
Il no leghista al corso di nuoto per migranti approderà al Centro Regionale Antidiscriminazioni
Qualche giorno fa l’amministrazione Canelli ha bloccato un corso di nuoto destinato ai migranti che aveva avuto regolare autorizzazione alla pratica presso al piscina del Terdoppio. Un progetto proposto dalla cooperativa “Pollicino”, completamente auto finanziato, per insegnare ai richiedenti asilo i rudimenti del nuoto. Un’idea che para sia nata sulla spinta dei fatti di cronaca avvenuti nella scorsa stagione balneare, quando anche sui nostri laghi e fiumi, avevano perso la vita alcuni giovani immigrati.
La decisione di revocare l’autorizzazione, come prevedibile, ha provocato una serie di reazioni ed una notevole eco mediatica. A pochi giorni dalla settimana antirazzista, a prendere una decisa posizione in merito, è direttamente l’assessorato regionale ai Diritti Civili ed Immigrazione:“sono state portate dall’amministrazione comunale di Novara motivazioni apparentemente tecniche – scrive Monica Cerutti – salutate però dal capogruppo leghista della stessa maggioranza in Consiglio Comunale con soddisfazione perché a suo dire si è intervenuti contro una “discriminazione verso gli italiani?”.
A stupire maggiormente la Cerutti sono le tempistiche degli atti amministrativi, intervenute con grande solerzia: “Crediamo ci siano tutti gli elementi per aprire un caso presso il nostro Centro regionale antidiscriminazioni e poter approfondire cosa sia veramente successo”. L’assessore comunale Federico Perugini, aveva provato a smorzare le polemiche, precisando che l’amministrazione ha istituto una scuola di nuoto comunale e che “Nessuna lezione al di fuori di quella può quindi essere autorizzata. I migranti potranno comunque iscriversi ai corsi comunali”.
Oltre le dichiarazioni istituzionali ufficiali però, a destare il maggiore scalpore sono state alcune uscite social: “Era una discriminazione contro gli italiani. Sono contro le attività delle cooperative che si dedicano solo ai migranti. Un immigrato dovrebbe avere altre priorità nella vita” ha scritto sul suo profilo facebook Matteo Marnati capogruppo della Lega in consiglio comunale, facendo ricadere sull’amministrazione comunale gaudenziana l’ombra della discriminazione. “È veramente triste che ciò avvenga – ha concluso Cerutti – quando molte amministrazioni sono invece impegnate nell’organizzazione di eventi per la prossima settimana antirazzista, volte anche a dare visibilità e voce alle tante persone che credono in una società rispettosa delle differenze, che non possono diventare oggetto di discriminazione, o di vero e proprio razzismo, come sembra sia invece avvenuto in questo caso”.