Il Novara cade dopo 13 turni e perde l’imbattibilità interna. Ferranti:“Squadra Vuthaj dipendente”
Gomes segna come all’andata e poi viene espulso. Il muro del Ligorna regge contro un Novara che senza i cannonieri Vuthaj e Alfiero, appare lento e prevedibile.
Dopo aver bloccato sul 2-2 il Novara all’andata, il piccolo Ligorna scrive una pagina di storia da ricordare, andando ad espugnare il Silvio Piola. Match winner il navigato portoghese Gomes De Pena, giustiziere degli azzurri anche all’andata. Suo il pareggio di testa allo scadere sul piccolo campo genovese che si affaccia sul Polcevera, come sua è la capocciata che al 17′ del primo tempo è bastata a stendere la capolista sul proprio terreno di gioco, dove gli azzurri avevano vinto 11 delle 13 partite fin qui disputate.
Gomes protagonista anche dell’episodio che avrebbe potuto e dovuto cambiare l’inerzia della partita, quando al termine del primo tempo, ha visto l’arbitro sventolagli contro un cartellino rosso un po’ esagerato, a seguito di uno scambio di vedute con Bergamelli, interpretato forse troppo severamente da un collaboratore.
Assalto (senza armi) a Fort Apache
Con il vantaggio numerico in poppa invece, un Novara lento ed impacciato è andato letteralmente a sbattere contro il muro giallo eretto dai liguri davanti all’area di rigore.
La squadra di mister Roselli, è tornata in campo nella ripresa, lasciando agli azzurri una metà campo completamente sgombra, piazzando due linee compatte nei propri 30 metri. Il Novara ha così tentato una lenta quanto prevedibile manovra di aggiramento, che alla fine sfociava sempre sui piedi di Di Masi, con il trottolino campano che malgrado raddoppi e triplici marcature, è riuscito comunque a trovare il modo di andare via qualche volta, mettendo dentro diversi palloni, che avevano un solo difetto, non riuscivano a trovare l’unico uomo capace di tramutarle in oro. Allora si è messo in proprio, nel primo tempo invocando un rigore non concesso, dopo aver preso l’area piccola; nel secondo concludendo una transizione orizzontale, con un destro perfetto, fermato solo dalla traversa: il migliore azzurro senza dubbio, questa volta solo un po’ sfigato. La domanda che però sorge spontanea è la seguente: perchè nessun altro ha provato a tirare in porta anche da fuori area?
Ma dove vai, senza Vuthaj
“Siamo una squadra Vuthaj dipendente” seppur con il sorriso, il Presidente Ferranti, sintetizza così la prima sconfitta al Piola della stagione. Quando l’ha saputo Marchionni, in sede di conferenza stampa, ha replicato anche lui con un sorriso, (decisamente un po’ più amaro): “Più che da Vuthaj, squadra dipendente dalle cose che conosce, visto che oggi non siamo stati noi stessi”. Questo può essere vero relativamente alla partita vista contro il Ligorna, ma non si può non vedere, che il killer instinct di mister 24 goal, ha risolto diverse situazioni intricate che nell’ultimo mese, hanno visto gli azzurri faticare molto più del previsto, per aver ragione di avversari che tutto hanno voglia, tranne che di metterla sul piano del gioco, avendo capito che con il Novara di febbraio, è decisamente più saggio e remunerativo, provare a speculare. Fuori casa gli azzurri soffrono i campi di patate un po’ stretti, che vanificano l’ampiezza del gioco, in casa se non ci pensa Vuthaj, sono proprio guai…
Romentino fa rima con destino
Chi lo avrebbe detto il 12 settembre scorso, dopo il 3-0 in Coppa Italia all’RG Ticino, che per uno strano scherzo del destino, la partita fra i due strani cugini, sarebbe stata una specie di crocevia per gli azzurri.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, inclusa la partita d’andata vinta da un Novara non certo brillantissimo, che è passato da un primo tempo con i verde-granata tignosamente pericolosi, che hanno gettato via il match point di un rigore allo scadere, per poi cadere nella ripresa sotto i colpi di Vuthaj e Gonzalez. Ma la coraggiosa rivoluzione orchestrata dal presidente Presta, ha regalato un 2022 che ha visto la sua squadra, cogliere 12 punti in 4 partite giocate, facendo barba e capelli nell’ordine a Sanremese, Derthona e Casale, gli unici a battere la seconda in classifica nel girone di ritorno.
Per i tifosi azzurri, fino a qualche mese fa, la tappa di Romentino, era vista come una sorta di gita fuori porta, invece domenica prossima al Beretta Muttini, passa buona parte del destino di questo campionato, perchè dopo il pareggio di Bra e la dolorosa caduta casalinga contro il Ligorna, la squadra di Marchionni, non può più permettersi altri passi falsi.
Il Tabellino
NOVARA: 36 Desjardins, 2 Pagliai (61′ 8 Diop), 3 Bergamelli (VC), 4 Di Munno (46′ 7 Tentoni), 5 Bonaccorsi (89′ 14 Vimercati), 6 Di Masi, 10 Capano, 19 Gonzalez (C), 23 Pereira, 27 Gyimah, 35 Amoabeng (68′ 20 Benassi)
A disposizione: 1 Raspa, 13 Agostinone, 16 Rocchetti, 28 Vaccari, 30 Brucoli
Allenatore: Marco Marchionni
LIGORNA: 22 Fiory, 6 Scannapieco (C), 8 Bacigalupo, 9 Gomes De Pina (VC), 15 Lipani, 19 Cericola (57′ 23 Donaggio), 20 Cipolletta, 24 Lala, 27 Garbarino A., 29 Silvestri (73′ 5 Placido), 30 Bacherotti (73′ 25 Gerbino)
A disposizione: 1 Atzori, 4 Calcagno, 7 Botta, 18 Garbarino L., 26 Salvini, 28 Casanova
Allenatore: Giorgio Roselli
Arbitro: Sig. Leonardo Di Mario di Ciampino
Assistenti: Sigg. Bruno Galigani di Sondrio e Francesco Macchi di Gallarate
Marcatori: 17′ Gomes De Pina (L)
Ammonizioni: 52′ Cipolletta (L), 71′ Donaggio (L), 72′ Benassi (N)
Espulsioni: 45’+1′ Gomes De Pina (L)
Calci d’angolo: Novara 12 – Ligorna 2
Recupero: 1’pt | 5’st