Mercoledì prossimo 11 luglio parte il ritiro estivo di Novarello dalle ceneri della bruciante retrocessione. Novara calcio impegnato in amichevole il 18 e 21 luglio, primo impegno ufficiale domenica 21 luglio al Silvio Piola, regolarmente omologato per la prossima stagione.
Il Novara riparte dalla curva, tessera a 50 euro per “tornare a combattere da provinciale”
Mercoledì prossimo 11 luglio 2018 con la visita in mattinata presso l’Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza, per la sessione preliminare dei test atletici, comincia la nuova stagione del Novara calcio. Novarello si schiuderà ai tesserati dalle 18, sarà quello il vero inizio del ritiro precampionato post retrocessione. Le prime sgambate per i prati con doppia seduta di allenamenti, da giovedì 12, ma la prima cosa utile da fare, sarebbe proprio quella di azzerare il disastro e provare a guardare avanti; con quale spirito? “Sicuramente battagliero” ha esortato Paolo Morganti, il direttore generale ha quasi evocato un’esigenza, più ancora che un desiderio “che ci riporti alle origini, quando ci sentivamo, ragionavamo, ci ponevamo e sul campo combattevamo, come una provinciale”. Come se qualche effimero passaggio nell’elite del calcio, abbia un po’ imborghesito tutti, snaturando quel desiderio di rivalsa venuto da 33 anni di polvere masticata in serie C che portò alla scalata di “tesseriana” memoria: “qualcuno è arrivato qui pensando di trovarsi in una realtà diversa e questo ci è costato caro – ci ha spiegato il dg azzurro – noi per primi dobbiamo ritrovarci in quello spirito che ha animano la rivalsa, visto che arriviamo da una stagione di fallimento sportivo, dobbiamo fare tesoro e ripartire con umiltà e spirito di sacrificio: siamo una provinciale, torniamo a sentirci tale ed a comportarci di conseguenza, soprattutto sul campo”.
Azzerare, tornare alle origini, ricominciare da zero… mica semplice per una piazza che giovedì si ritroverà davanti molti dei protagonisti della retrocessione…”E’ vero, lo capiamo – ammette Morganti – mai come quest’anno però va tutto a rilento. Molte società sono in bilico, i campionati di B e C vivono un’incertezza legata a molti fattori ed il tutto sta ritardando notevolmente lo sblocco della campagna trasferimenti. Ma la nostra volontà è quella di cambiare, ripartendo da una squadra determinata a riconquistare la fiducia, l’affetto e la passione dei propri tifosi. Chiediamo solo un pizzico di pazienza in più”.
Da quanto abbiamo capito, forse già per le prime sgambate, qualcosa si muoverà: Andrea Sbraga (poderoso difensore centrale dal Siena), e forse anche Diego Peralta (tecnico attaccante argentino dal Pisa) sembrano essere nel mirino di Ludi; ma sono le molte uscite da fare, più che le difficoltà delle altre società a determinare l’attuale stallo. Il primo ad avere pazienza, oltre ai tifosi come ovvio, è proprio mister Viali, che dovrà cominciare a fare il fuoco con la legna disponibile, in attesa che la squadra prenda realmente forma come da progetto tecnico-tattico concordato con Charly Ludi.
Una buona notizia c’è di sicuro e riguarda lo Stadio, sul quale si è diffuso un certo pessimismo, per alcuni lavori di adeguamento, che addirittura avrebbero potuto pregiudicare la stagione. Dalla società arrivano invece piene rassicurazioni, il Novara calcio comincerà regolarmente al Silvio Piola con il secondo turno di Tim Cup previsto il prossimo 29 luglio. “Ci siamo riuniti in prefettura con le autorità e la Commissione Provinciale di Vigilanza – ha confermato Paolo Morganti – la quale ha dato parere favorevole e l’agibilità all’impianto, ovviamente c’è da seguire un crono programma lavori, stilato insieme al Comune di Novara, tenendo presente che nella prossima stagione lo Stadio sarà utilizzato per un certo periodo anche dal Gozzano calcio ed ospiterà le partite interne della Champions League della squadra femminile della Juventus”. La volontà della società è quella di procedere alla sistemazione delle barriere divisorie in metallo e dei basamenti in cemento che stanno alla base, che fungono da divisorie fra i vari settori. Per questi lavori sono già stanziati i fondi (330 mila euro) e proprio sulla base di questi, il Novara calcio ha fatto alcune valutazioni per ciò che concerne la campagna abbonamenti 2019.
“Abbiamo valutato di non vendere le tessere per il settore distinti per ora” spiega il dg, mentre la grossa novità riguarda le curve dove l’abbonamento costerà solo 50 euro. “Si è scelto di andare incontro ai nostri tifosi, glielo dovevamo dopo quanto hanno visto l’anno scorso – dice Morganti – la volontà è quella di provare a riavvicinare la nostra gente allo stadio, e la componente curva è essenziale per ridare un’anima al nostro Stadio”. Un tentativo di ricostruzione che va incontro anche a delle specifiche richieste avanzate dal Gruppo Nuares, che proprio parlando con Morganti qualche settimana fa, aveva sottolineato quanto fosse difficile fare aggregazione e coinvolgere i tifosi, in una curva Nord sconfinata, visti gli oltre 5000 posti disponibili. “Hanno ragione, speriamo un giorno di tornare a riempirla, ma adesso abbiamo deciso insieme ai ragazzi della Curva, di cominciare a vendere solo tessere della parte bassa”. Nella testa di Morganti & Co, c’è anche l’idea di coprire con qualche grafica accattivante e motivazionale la parte superiore della Nord, ma la cosa è ancora in fase embrionale.
In tutto ciò, il Presidente? “E’ carico, state tranquilli, Massimo De Salvo è l’arma in più di questa società – spiega convintamente Morganti – difronte a molte realtà che sono in grave crisi o che ridimensionano, lui ci ha ancora una volta ricaricato, chiedendo a tutti noi collaboratori di ripartire con rinnovato entusiasmo per tornare presto a fare bene, senza disperdere le cose buone fatte, a partire dal settore giovanile, che è nostra intenzione valorizzare il più possibile nel progetto tecnico, visti anche gli obblighi regolamentari della serie C”.
Sul piano delle intenzioni nulla da dire, come sempre il tempo dirà la verità, ma se ci fosse un solo termine per unire con un filo azzurro i concetti testé espressi, questa non potrebbe che racchiudersi in un nome: Pablo Gonzalez: azzerare con gli errori, ritrovare lo spirito, riacquistare fiducia ed affetto… quanta distanza c’è fra speranza e realtà? “Pablo ha fatto la storia recente di questa squadra, è un giocatore ancora capace di fare la differenza, ma ancora un contratto con l’Alessandria – ha concluso Paolo Morganti – spetta innanzitutto a lui parlare con la sua società”. Questo vuol dire che il Novara è pronto alla finestra? “come lo siamo con tutti i giocatori di qualità, e non guardiamo solo alla C, ma anche alla B, perchè fortunatamente non mancano i calciatori che guardano alla nostra piazza con il desiderio di sostenere il nostro progetto di rinascita”.