Il Piemonte si prepara al Vacine Day. Cirio ”Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza”
Entro la fine dell’anno la Regione riceverà 700 dosi, nei primi giorni di gennaio l’inizio della vera distribuzione di 170 mila dosi complessive, con il coinvolgimento dell’Ospedale Maggiore di Novara.
Anche in Piemonte, il prossimo 27 dicembre, arriveranno le prime dosi del vaccino anticovid prodotto dalla Pfizer; questo farà seguito all’approvazione da parte dell’Ema (prevista per il 21 dicembre) ed il successivo ok dell’Aifa. In caso di conferme dunque, tutta l’Eu darà vita al Vaccine Day europeo, ed anche la Regione Piemonte si prepara all’evento con le prime 700 dosi. Vaccinazione che poi si concretizzerà nei primi giorni di gennaio 2021, quando “dovrebbero essere consegnate ulteriori 170.000 dosi, per la prima somministrazione ai soggetti interessati da questa fase” spiega l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.
Nella prima fase la somministrazione riguarderà il personale delle aziende sanitarie (120.000 persone) e gli ospiti e operatori delle RSA (75.000 persone). Di queste 700 dosi, 600 verranno suddivise tra i sei principali ospedali del Piemonte: Città della Salute e Mauriziano di Torino, S. Luigi di Orbassano, Croce e Carle di Cuneo, Maggiore della Carità di Novara e SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, mentre le ultime 100 saranno destinate ad alcune Rsa.
“Le fiale che ci arriveranno – spiega Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – sono il 90% del quantitativo richiesto, come del resto avverrà per tutte le regioni, perché trattandosi di una vaccinazione su base volontaria, il commissario Arcuri ha calcolato che non si arriverà al 100% delle adesioni”.
“I vaccini saranno consegnati da Pfizer agli hub sanitari individuati in Piemonte – continua il commissario per l’area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte Antonio Rinaudo – che la Regione sta attrezzando con i congelatori necessari, in grado di assicurare la temperatura di – 80° richiesta per la corretta conservazione, e da lì saranno smistati ai presidi sanitari e alle RSA per procedere con la prima somministrazione e il richiamo dopo una ventina di giorni. Il completamento della prima fase è perciò atteso in circa 50 giorni”.
“Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – con un notevole anticipo dell’arrivo del vaccino contro il coronavirus. Molto opportunamente, si è scelto di partire nello stesso momento in tutta Europa e lo farà anche il Piemonte. Abbiamo predisposto un piano molto accurato, per cui abbiamo ricevuto anche i complimenti da Roma. Quello del 27 sarà un avvio simbolico, ma già dal 2-3 gennaio ci verranno consegnate le dosi che ci serviranno per immunizzare il nostro personale sanitario, che con straordinaria abnegazione ha prestato servizio in questa emergenza, insieme ai nostri anziani ospitati nelle residenze e agli operatori che si prendono cura di loro”.