Il progetto “Ex Caserma Passalacqua” tra i vincitori del Premio “PA Sostenibile”. L’ex caserma oggi è un laboratorio sociale dove convivono numerose realtà
Il progetto dell’assessorato alle Politiche Sociali “Ex Caserma Passalacqua: un hub di innovazione sociale” è stato ufficialmente inserito tra i vincitori della seconda edizione del Premio “PA sostenibile – 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030”. “Un riconoscimento di indiscusso prestigio – sottolinea il direttore generale del Comune, Roberto Moriondo – che premia il lavoro del nostro Ente all’interno di un progetto che, negli ultimi mesi, ha consentito di trasformare la ex-caserma “Passalacqua”, divenuta oggi un vero e proprio laboratorio sociale nel quale convivono numerose realtà che si muovono tutte insieme nella direzione dell’innovazione sociale”. “Il Forum PA – spiega Moriondo – ha premiato progetti e soluzioni, proposti da Enti pubblici, Istituzioni e aziende che guardano a un futuro migliore attraverso specifici progetti che sono stati suddivisi in sette ambiti tematici. Quello del nostro Comune ha concorso nell’ambito “Città, infrastrutture e capitale sociale”. Gli organizzatori del premio hanno evidentemente apprezzato l’idea di utilizzare gli spazi dell’ex-caserma “Passalacqua”, un bene comune recentemente tornato a disposizione dei novaresi, in un centro di aggregazione nel quale diverse realtà partner dei nostri Servizi sociali mettono in atto azioni di coesione sociale con quattro specifici obiettivi: la promozione del processo di rigenerazione urbana dell’ex-caserma in un luogo di creatività e conoscenza, la creazione di nuovi spazi a favore di giovani per intraprendere percorsi di crescita e di responsabilizzazione sociale, la promozione della nascita di una vera e propria “comunità educante” e l’incentivazione tra i giovani dei legami con il territorio e con la propria città. In questi mesi l’ex-caserma è già stata teatro di azioni a favore dei soggetti deboli, con iniziative di aiuto scolastico, sportelli di sostegno e ascolto, attività riservate ai soggetti diversamente abili. Nel contempo sono stati organizzati momenti di tirocinio, laboratori, esperienze di servizio civile estese anche ai soggetti più fragili per rafforzare le competenze, con specifiche iniziative di formazione come, per esempio, i seminari sulla digitalizzazione e i corsi organizzati in collaborazione con il consorzio Top-IX. A queste iniziative si aggiungono anche quelle che possono accrescere il benessere dei giovani e dell’intera cittadinanza, con l’organizzazione di momenti di svago, performance, mostre e concerti: anche questi sono percorsi di crescita efficaci verso la responsabilizzazione del cittadino del presente e del futuro. Si tratta di occasioni perché tutti, in diversi modi, si possano sentire protagonisti della propria città: questo è, appunto, il senso del nostro “hub sociale”, un luogo recuperato e restituito alla città nel quale i nuovi spazi ospitano attraverso momenti inclusivi, di condivisione e di benessere sociale”.