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Il Tar del Lazio scuote il calcio: anche il Novara calcio valuta lo sciopero

Momenti febbrili fra le società non ripescate dopo la clamorosa decisione del Tar del Lazio che ha accettato il ricorso della Pro Vercelli, sospendendo la decisione del Collegio di Garanzia del CONI sull’inammissibilità del ricorso per far tornare la B a 22. L’udienza si terrà il 9 ottobre e fino ad allora anche il Novara calcio potrebbe non scendere in campo.

E’ destinata a provocare una scossa tellurica senza precedenti, la decisione del Tar del Lazio, che poche ore fa ha accettato il ricorso presentato dalla Pro Vercelli, terremoto che questa volta potrebbe far tremare tutto il palazzo del calcio.

Cesare Di Cintio legale dei bicciolani, sulla sua pagina Facebook scrive che “il Tar del Lazio ha emesso un provvedimento presidenziale con il quale viene sospesa l’efficacia della decisione presa a sezioni unite dal Collegio di Garanzia del CONI che aveva dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dalla F.C. Pro Vercelli 1892. Il Presidente della terza sezione, dott.ssa Gabriella De Michele, ha accolto l’istanza presentata dalla società piemontese fissando l’udienza per la discussione al 9 ottobre prossimo”.

Le 5 società interessate al ripescaggio sono tornare sul piede di guerra e malgrado anche gli azzurri siano in viaggio per Pontedera dove domani sera la squadra di Viali è attesa per l’inizio del campionato, la società sta seriamente valutando l’ipotesi di non scendere in campo. Insomma Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e forse anche Entella, dopo essersi anche combattute nei ricorsi incrociati, potrebbero evitare ulteriori divisioni e fare fronte comune. Sono attese decisioni importanti, che a questo punto potrebbero coinvolgere anche l’intera serie C, con il presidente Gravina che fino ad ora non è certo apparso timido nelle sue prese di posizione, potrebbe valutare anche opzioni che riguardano l’intero torneo, o magari mettere in stand-by le società interessate, incluso il Novara calcio. Attenzione però, senza una eventuale sospensione ufficiale,,chi non scende in campo, rischia la sconfitta a tavolino ed un punto di penalizzazione e da qui al 9 ottobre ci sono 5 turni di campionato, che in caso di sciopero perpetrato, comporterebbero persino il rischio dell’esclusione dal campionato. Ma l’impressione è che si vada verso una sospensione d’ufficio che metterebbe anche agli azzurri al riparo da qualsiasi penalizzazione.

La clamorosa sentenza non-sentenza del Coni, il voto a maggioranza contro il presidente e le stesse dichiarazioni di Franco Frattini, stavano passando in cavalleria, davanti al pallone che tornava a rimbalzare sui campi di serie C, ma il Tar del Lazio ha rimescolato le carte e gli animi, e dopo un’estate devastante sotto tutti i punti di vista, che sia arrivato davvero arrivato il momento del redde ationem? Chi pensava di farla franca anche questa volta, debba cominciare a preoccuparsi veramente? Non è bastato il fallimento della nazionale azzurra a far cominciare il vero rinnovamento, se la serie C avesse il coraggio di arrivare fino in fondo, potrebbe essere il momento della svolta definitiva.