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Novara

Il turismo cresce nel novarese: affari, congressi e mostre attirano più dei Laghi

La conferenza stampa per la presentazione dei dati sul turismo

Il turismo funziona in Provincia di Novara.

Non solo il settore tiene, ma addirittura cresce. A dirlo sono i dati ufficiali sulle presenze rilevate da gennaio ad ottobre e divulgati oggi da Palazzo Natta.

“Attenzione, stiamo per dare una notizia positiva”: premette scherzando (mica poi tanto però, vista l’abitudine che abbiamo ormai alle brutte notizie) il Presidente Matteo Besozzi.

Tenetevi forte: considerando tutto il territorio gli “arrivi” sono cresciuti del 3,45 per cento e le presenze (il numero di notti di permanenza) del 6,66 per cento, con una media di 2,8 giorni per ogni turista.

Diminuiscono un po’ le presenze di italiani (-0,87%) ma in compenso sono aumentati di moltissimo gli stranieri (+ 9,96% gli arrivi e 11,98% le presenze): “Si tratta di turisti veri – assicurano alla Provincia – nulla che vedere con situazioni di ospitalità tipo Mare Nostrum, che sono ovviamente comprese in questi dati, ma incidono pochissimo e solo per poche strutture alberghiere”.

In totale il numero dei visitatori giunti nel novarese quest’anno è stato di 328.343 unita, per  922.468 giorni di presenza.

Nella maggior parte dei casi soggiornano in albergo, il che ha fatto segnare al settore un +2,28 per cento di arrivi ed un 9,22 per cento di presenze. Nel settore extra alberghiero l’incremento è stato del 7,86 per cento per quel che riguarda gli arrivi e del 2,32 per cento per le presenze.

Una bella veduta del Lago Maggiore (via vikipedia.org)

A far la voce grossa, turisticamente parlando, il bacino dell’Atl di Novara (che comprende tutto il territorio della pianura e le colline fino ai laghi). Paradossalmente meno performanti sono stati proprio i distretti lacustri che hanno fatto registrare qualche flessione (-0,44% il Lago D’Orta per le presenze – mentre resta positivo il dato degli arrivi, praticamente il cinque per cento in più dell’anno precedente – ed un segno negativo del 3,41% per arrivi e dello 0,37% per presenze sul Lago Maggiore).

“Il bacino dell’Atl fa segnare risultati positivi – dice il presidente della provincia Besozzi – 140 mila arrivi (+9,25% gli arrivi e +22% per presenze) è un numero lusinghiero, dovuto al turistmo congressuale ed a quello legato a manifestazioni ed eventi. Uno scenario incoraggiante che possiamo migliorare vista l’imminenza di Expo. A questo proposito anticipo che proprio a maggio, in occasione dell’apertura dell’Esposizione milanese, inaugureremo la terza grande mostra che vede collaborare la Provincia ed il Comune di Novara e che avrà come tema la geografia. Si tratterà di un evento collegato al territorio ed ai suoi prodotti agroalimentari in linea dunque con i temi di Expo”.

“Sono numeri destinati ancora a crescere – ha detto la presidente di Atl Maria Rosa Fagnoni – anche perché sono relativi ad ottobre, ma abbiamo indicatori positivi fino alla fine dell’anno. Il lavoro di promozione è stato tanto, ma abbiamo ancora molti margini di crescita. Ad esempio abbiamo avviato un progetto che si chiama “Novara itinerari per tutti” che vuole attrarre il turismo di chi è disabile o con qualche difficoltà come la famiglie numerose con i figli piccoli… C’è ancora molto da fare anche nel settore del turismo enogastronomico: abbiamo 52 cantine che producono etichette ormai conosciute e che possono essere valorizzate anche per le escursioni e le gite a tema”.

“Ci sono ancora molte parti del territorio poco conosciute – aggiungono Giuseppe Cremona e Laura Noro, consiglieri delegati in materia – che debbono essere promosse in rete attraverso azioni di sistema. Poi c’è il turismo tematico, come quello sportivo, che sta dando frutti positivi ed in questo occorre insistere”.

“Ovviamente molto dipenderà dalla riforma Delrio – sottolinea Besozzi – e dal futuro delle province. Però anche i privati possono fare bene la loro parte: sul nostro territorio  manca un’offerta di ricettività dedicata ai giovani, ad esempio un ostello per la gioventù. Ovviamente l’auspicio è che per Expo i prezzi dei pernottamenti restino gli attuali: l’Esposizione deve essere per noi un’occasione e con opportune offerte ed incentivi crediamo che anche le strutture più lontane possano beneficiarne. Milano, da sola,  non può ospitare tutti!”