Tre anni di percorso e oggi la reintroduzione della varietà storica di riso Razza 77 nelle campagne della Bassa Novarese.
LA STORIA:
La documentazione storica testimonia l’origine e la diffusione della varietà nei territori piemontesi delle province di Vercelli e Novara e della confinante Lomellina in provincia di Pavia. All’interno del Novarese, una zona in particolare ha costituito la culla della produzione del Razza 77, “la Bassa”.
Infatti, già a partire dall’inizio dell’VIII secolo l’area a sud di Novara comprendente i territori di Garbagna-Nibbiola-Vespolate-Borgolavezzaro-Terdobbiate-Tornaco, è risultata tra le più vocate alla risicoltura.
Con il tempo, l’aumento di produttività fu conseguito selezionando le sementi e ottenendo razze di riso più produttive e resistenti. Le razze selezionate tuttavia ben presto conobbero una malattia fungina devastante conosciuta come brusone che, in breve tempo, dimezzò le produzioni e rese necessario ricorrere a varietà importate che garantissero robustezza e resistenza a tale malattia. Tra tutte quelle importate solo due rappresentarono la vera svolta per la risicoltura italiana: il Chinese Originario che, dal 1920, fu coltivato con il nome di Americano 1600, e dal 1925 la varietà americana Lady Wright che subito si distinse per le ottime caratteristiche organolettiche. Lady Wright ben presto divenne varietà di incrocio per selezionare quei risi che sarebbero diventati i migliori per il risotto come il Razza 77, ottenuto nel 1938 da un incrocio con la varietà americana e l’italiana Greppi, frutto di una selezione massale che si era imposta a partire dal 1908.
Il Razza 77, uscito dall’Istituto di Allevamento Vegetale di Bologna sul finire degli anni ’30 del Novecento, ha conosciuto un progressivo aumento di superficie fino a superare i 5.000 ettari negli anni ‘50. Di difficile coltivazione si è fatto apprezzare nel dopoguerra dai risicoltori per i pregi culinari.

Torna nella Bassa il Riso Razza 77
Oggi, la produzione e la trasformazione del riso è avvenuta grazie alla sinergia di alcuni imprenditori che, partendo da una manciata di semi e curando manualmente gran parte delle fasi di produzione, hanno riavviato la coltivazione del Razza 77 dapprima nel comune di Tornaco e successivamente in quello di Vespolate.
Quella del Razza 77 vuole essere una filiera corta e controllata per garantire al consumatore tutti i processi produttivi, compresa la trasformazione e la commercializzazione. Per ottenere una migliore qualità di lavorazione si è installata una linea che prevede la sbiancatura a pietra con le storiche macchine Amburgo, ideali per la lavorazione di risi della tradizione come il Razza 77. Il prodotto finale raggiungerà direttamente il consumatore.