In bici da Novara a Santiago De Compostela per solidarietà: nuova avventura per Salvo Meli e Paolo Urban, in favore di Lilt e delle donne in chemioterapia
Di nuovo in sella per la solidarietà, in favore delle donne che si sottopongono alla chemioterapia. Salvo Meli e l’amico Paolo Urban ripartono per una grande avventura benefica, dal titolo “1.000 chilometri di solidarietà”, sotto la bandiera della Lilt. Il 29 aprile partiranno da Novara con le loro biciclette alla volta di Santiago De Compostela: ogni chilometro percorso andrà a sostenere l’acquisto di una “cuffia ipotermica”, in grado di rallentare la caduta dei capelli alle persone che si sottopongono alla chemioterapia e che sarà donata alla Breast unit dell’ospedale Maggiore. Un’avventura già sperimentata lo scorso anno, con destinazione Roma, in cui Meli titolare del salone Spettiniamoci, sarà sostenuto da Confartigianato e dall’amico di sempre Urban.
L’iniziativa è stata presentata in Comune. “L’Amministrazione è riconoscente alla Lilt novarese e a Confartigianato che hanno coordinato e appoggiato un’iniziativa che ha un risvolto sociale davvero significativo – commentano in Comune – grazie all’”impresa” ciclistica di Salvo Meli e Paolo Urban e al lavoro dei volontari Lilt e dell’associazione di categoria si accendono nuovamente i riflettori sul lavoro che l’Oncologia dell’Aou “Maggiore della Carità” di Novara svolge a favore della qualità della vita delle sue pazienti”.
L’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice e l’assessore al Turismo e Promozione della città Valentina Graziosi evidenziano “l’importanza di gesti e iniziative concreti per coinvolgere in maniera diretta l’opinione pubblica rispetto a una patologia che, purtroppo, colpisce numerosissime persone. Nella lotta contro il cancro sono importanti non solo i progressi scientifici e le terapie attualmente a disposizione, ma anche gli sforzi da parte dei sanitari di garantire una vita dignitosa ai pazienti: i progetti che riguardano questo aspetto rappresentano un valore aggiunto e dimostrano grande sensibilità da parte di chi provvede a renderli disponibili”.