Incendi boschivi, da ieri stato di massima allerta in Piemonte. Entrati in vigore i divieti; dalla Regione appello alla collaborazione dei cittadini
L’assenza di precipitazioni previste e il vento hanno fatto scattare da parte della Regione la dichiarazione di stato di massima allerta per il rischio di incendi boschivi su tutto il territorio del Piemonte. Da ieri il sistema antincendi boschivi regionale ha intensificato l’attività di monitoraggio; oltre alle regole già in vigore (in base alla legge regionale 15 di quest’anno, dal 1° novembre al 31 marzo, è vietato su tutto il territorio bruciare all’aperto residui delle attività agricole, come le stoppie o le ramaglie), è bene tener presenti alcune regole: entro una distanza di cento metri dai boschi o pascoli sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lanterne cinesi, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo di incendio. Le violazioni di legge sono punite anche penalmente. Fondamentale, non solo per il controllo ma anche per un eventuale contenimento di un incendio, la collaborazione dei cittadini che, con una tempestiva segnalazione al numero di emergenza 112, possono determinare la limitazione dei danni all’ambiente garantendo anche la tempestività di intervento. La cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dal settore Protezione civile e sistema antincendi boschivi al cessare delle condizioni meteorologiche di rischio.