Incendi boschivi, in meno di un mese più di 70 roghi in Piemonte. Nel novarese sono stati 8 gli incendi divampati. Dalla Regione ancora massima allerta
“Dal 1° gennaio abbiamo avuto 77 roghi in Piemonte, che hanno visto in azione 643 volontari, 219 mezzi, 2 canadair e 2 elicotteri regionali. Si tratta di numeri allarmanti che non ci consentono di derogare dallo stato di massima pericolosità nonché dall’applicazione della nuova legge di contrasto agli incendi boschivi”. Ad affermarlo Alberto Valmaggia, assessore regionale alla Protezione civile che aggiunge “Vista la situazione di perdurante siccità, con precipitazioni che non si prevedono nel breve periodo, tutto il sistema operativo regionale antincendi boschivi continua a essere allertato sull’intero territorio regionale, pronto a intervenire in caso di necessità. È evidente che, a fronte di un quadro come questo, non è possibile concedere alcuna deroga all’accensione di fuochi a quanti in questi giorni la stanno chiedendo. Anzi, si ricorda che tutte le violazioni di legge sono perseguibili penalmente”. Ad essere maggiormente colpito è stato il torinese dove si sono registrati 38 roghi, segue il cuneese, con 11 incendi, il novarese e il Verbano Cusio Ossola con 8, quindi il vercellese con 2 incendi. Ai mezzi di terra si è aggiunto l’intervento di due elicotteri regionali e di due canadair, questi ultimi attivati dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. Intanto dalla protezione civile regionale ricordano che, secondo la legge, entro una distanza di cento metri da boschi o pascoli, sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, tra le quali non solo accendere fuochi ma anche l’abbruciamento di residui vegetali. “È utile infine ricordare – conclude Valmaggia – che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva”.