Inchiesta corruzione, il gip boccia patteggiamento per Gallina. L’ex ad di Acqua Novara e Vco aveva concordato una pena in fase di indagine, come altri 10 indagati
Il gip di Milano, a sei mesi dalla maxi operazione del 7 maggio scorso che aveva portato a 43 misure cautelari tra Piemonte e Lombardia in seguito all’inchiesta della procura di Milano su episodi di corruzione che coinvolgono politici e imprenditori, ha bocciato le prime 11 istanze di patteggiamento in fase di indagine. Tra queste anche quella presentata dai legali di Andrea Gallina, 52 anni, ex amministratore delegato di Acqua Novara Vco. Voleva chiudere la sua vicenda con una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, con la condizionale. Per il giudice le pene concordate fra difese e pubblici ministeri sono troppo basse, tenuto conto della gravità dei fatti nel loro complesso
L’accordo tra i pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri con le difese aveva portato a numerose istanze di patteggiamento: 3 anni per Bilardo, 2 anni per Stefano Besani, avvocato di Gallarate, per Laura Bordonaro, ex presidente di Accam spa, per Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell’imprenditore della Ecol service Daniele D’Alfonso, per Marcello Pedroni, all’epoca consigliere di Prealpi servizi, per Alessandro Petrone, ex assessore all’Urbanistica di Gallarate, per l’intermediario Pier Michele Miano e per l’imprenditore Piero Tonetti. E ancora 1 anno e 10 mesi per Davide Borsani, all’epoca consigliere di Alfa srl, 1 anno e 8 mesi per Beniamino Crescenti e Andrea Gallina, ex ad di Acqua Novara Vco.
Nei giorni scorsi, invece, per 71 persone, tra cui il deputato novarese di Forza Italia Diego Sozzani (per cui la Camera ha respinto la richiesta di domiciliari) e gli esponenti lombardi di Forza Italia Piero Tatarella e Fabio Altitonante, sono state chiuse le indagini. Restano aperti, poi, altri filoni della maxi inchiesta, che coinvolgono anche Sozzani e l’ex eurodeputata Lara Comi.