Buongiorno
Novara

Indietro tutta sul Faraggiana: la Fondazione Coccia rinuncia alla gestione e il Comune cerca un nuovo “reggente”

Indietro tutta anche sul Faraggiana: non come proposta culturale che rimane ancora uno dei punti più confusi di questa amministrazione, ma come gestione organizzativa e giuridica.

Con un emendamento a sorpresa, il Sindaco Andrea Ballarè di fatto mette da parte la gestione firmata Fondazione Coccia e anticipa un affidamento trentennale del Teatro Faraggiana ad un soggetto, per ora non identificato, che si paleserà tramite procedura pubblica.

Quindi lo storico cineteatro Faraggiana esce dalla conduzione della Fondazione Coccia per entrare nella sfera di competenza di un soggetto terzo, potenzialmente privato, da individuare.

Una retromarcia che non lascia poi così perplessi, viste le ultime posizioni emerse sulle prospettive della struttura da parte della Giunta.

Ma andiamo per ordine: nel dicembre 2014, il consiglio di amministrazione della Fondazione Coccia esprime la volontà di dismettere la gestione del Faraggiana riaffidandola al Comune.

“L’ipotesi di una gestione in economia da parte del Comune – si legge nell’emendamento firmato Ballaré – non appare concretamente praticabile perchè, pur presentando la stessa il vantaggio di poter garantire in teoria un più incisivo e diretto presidio delle attività presenta lo svantaggio che allo stato attuale il Comune non dispone di mezzi, know how e personale specificamente competente da poter impiegare a tale scopo, né potrebbe dotarsene in tempi brevi, alla luce delle note limitazioni vigenti in tema di assunzione di personale da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Verrebbe da ricordare, al contrario, la proposta fatta qualche mese fa dal mondo culturale novarese che lanciò alla Giunta l’idea di far gestire il Faraggiana dalle numerose associazioni ed esponenti che vivono il e sul territorio e che ben conoscono la struttura e le sue potenzialità.

Insomma, è sempre più chiaro che l’amministrazione abbia intenzione di trasformare completamente la mission del Faraggiana che da cineteatro diventerà una sorta di multisala cinematografica, cancellando quel passato fatto di storia, di cultura e di tradizione che sono stati propri della struttura fino a questo momento e annullando, al contempo, la volontà di rappresentanti centrali del mondo culturale cittadino.

Ciò è anche confermato dalla considerazione successiva che compare in emendamento: “La soluzione della concessione consente all’amministrazione di ricorrere all’esperienza, alla conoscenza del mercato e alle capacità tecnico – professionali di soggetti economici terzi, pur mantenendo in capo al Comune il potere di determinazione delle strategie e degli obiettivi in generale”.

Ed è anche presumibile che la Fondazione Coccia abbia scelto di rinunciare alla gestione del Faraggiana nel momento in cui si fa sempre più credibile l’ipotesi di una sua trasformaizone in multisala. Un’operazione che di culturale ha sempre meno e nella quale l’obiettivo, ora, sembra essere quello di una pura sostenibilità economica.