Industria novarese, fine anno d’all’insegna della cautela. Filippa, presidente di Cnvv: “Finché il mercato interno non tornerà a crescere non potremo trovare il necessario equilibrio”
Fine d’anno all’insegna della cautela per l’industria novarese e vercellese. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2019 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che, rispetto al trimestre precedente, si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione rimane positivo ma scende da 15,1 a 8,7 punti per quanto concerne il Novarese, mentre migliora, pur restando negativo (da -9,3 a -1,1) per la provincia di Vercelli. L’export si conferma decisivo anche in questa fase sia nel Novarese sia nel Vercellese. “Ci troviamo – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – in una situazione delicata: se da un lato è positivo che le rilevazioni dei nostri due territori di riferimento mostrino, rispetto alla precedente rilevazione, un maggiore equilibrio, dall’altro il fatto che le esportazioni abbiano un ruolo così rilevante fa temere che le continue tensioni sui dazi possano impattare in modo significativo, in futuro, su produzione e fatturati. Finché il mercato interno non ritornerà a crescere non potremo trovare il necessario equilibrio a livello di ordinativi, e per fare questo le politiche fiscali della prossima legge di bilancio saranno decisive: se si dà alle famiglie la possibilità di spendere di più si contribuisce ad avviare un circolo virtuoso di cui beneficiano sia il sistema economico sia le entrate dello Stato”. Per quanto riguarda i singoli settori perdura l’incertezza nel metalmeccanico, viene segnalato un peggioramento per il comparto della rubinetteria, del valvolame e del tessile e abbigliamento; migliorano invece il chimico e l’alimentare.