Il piano da oltre 800 milioni di euro approvato dalla Giunta Regionale ieri sul filo di lana della conferenza stampa è da oggi al vaglio di Palazzo Lascaris. L’approvazione prevista per metà maggio.
«Tutte le misure previste dal piano da oltre 800 milioni per far ripartire il Piemonte sono già state attivate o sono in via di assegnazione con bonus o bandi previsti fra maggio e giugno – ha annunciato, ieri, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Per noi contano molto i tempi, sui quali ci giochiamo la sopravvivenza delle nostre imprese e di tutto il sistema Piemonte. Il cronoprogramma – rimarca Cirio – prevede l’approvazione definitiva entro metà maggio. C’è la disponibilità man mano che approviamo pezzi del piano a stralciarli per iniziare subito a mettere in campo le relative misure. Per esempio gli 88 milioni del Bonus Piemonte, appena avuto via libera consiglio li accrediteremo sui conti correnti dei beneficiari. Lavoreremo tutti i giorni fino al 15 maggio, domeniche comprese, per questo obiettivo».
Nella conferenza stampa, del tardo pomeriggio di ieri, sono state illustrate tutte le misure economiche di Riparti Piemonte, il piano da 808 milioni di euro appena approvato, a sostegno di imprese e famiglie. Il piano si compone con 437 milioni di euro di fondi regionali, 354 europei e 18 rappresentano la quota del fondo sanitario che spetta al Piemonte.
Questo il dettaglio della suddivisione dei fondi, area per area:
• 45 per famiglie e giovani
• 180,7 per il sostegno alle imprese e agli autonomi
• 78,7 per il commercio
• 62,6 per l’artigianato
• 68 per l’edilizia
• 55 per la sanità
• 40,2 per l’agricoltura
• 11 per la cultura
• 34,1 per il turismo
• 7,5 per lo sport
• 8,7 per la montagna
• 44,4 per l’ambiente
• 23,6 per le imprese cooperative
• 2 per l’assistenza ai disabili nei centri diurni
• 30,3 per la ricerca
• 3,2 per la digitalizzazione
• 101,6 per la formazione (nuovi contratti per gli enti gestori)
• 10 per la riduzione della pressione fiscale
«Oggi il Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alla Semplificazione Maurizio Marrone – adotta scelte coraggiose che siamo sicuri saranno seguite anche da altre Regioni, nella speranza che il Governo Conte le comprenda, sostenendole invece di ostacolarle. La semplificazione è una rivoluzione, oggi muoviamo un primo importante passo in questa direzione. Ad esempio – ha dichiarato l’assessore – nel ddl Riparti Piemonte la moratoria alle aperture di nuovi centri commerciali segna una vittoria storica per gli ambulanti, che oggi sono scesi comprensibilmente in piazza a manifestare, oltre che per i piccoli negozi di prossimità, tutti danneggiati dal blocco che ha invece lasciato operativa la grande distribuzione. Lo stop ai Durc consentirà di lavorare e ricevere pagamenti a tante imprese a rischio liquidità; il “Raddoppia Dehors” permetterà a bar e ristoranti di richiedere un’ampliamento gratuito degli spazi di suolo pubblico; il “Lavora Piemonte” sancirà il primato delle imprese piemontesi negli appalti pubblici; lo “Sblocca cantieri” (che sarà presentato nel dettaglio in una prossima conferenza stampa – ndr) rimetterà in piedi un’edilizia rimasta impantanata».
Le semplificazioni messe in atto dalla Regione Piemonte:
• Stop Durc – validità dei documenti di regolarità contributiva 2019 estesa a tutto il 2020: il Governo nazionale aveva prorogato la validità dei certificati di regolarità contributiva in scadenza nel 2020 fino al 15 giugno. La Regione Piemonte estende la proroga di validità fino al 31 gennaio 2021.
• Stop nuovi centri commerciali – sospese le autorizzazioni a nuove aperture e ampliamenti di centri commerciali ed ipermercati fino al 31 gennaio 2021, al fine di tutelare il piccolo commercio di prossimità, già pesantemente penalizzato dagli effetti dell’emergenza Covid19.
• Raddoppia Dehors – possibilità per i ristoratori e bar di richiedere ai Comuni una nuova occupazione gratuita di suolo pubblico, con mera comunicazione non onerosa e asseverata, al fine di consentire il distanziamento di sicurezza. Misura a termine con fine emergenza.
• Lavora Piemonte – fino al 31 dicembre 2020 appalti pubblici e procedure negoziate selezioneranno solo operatori con sede legale od operativa in Piemonte, al fine di limitare gli spostamenti interregionali.
Nel dettaglio, tutte le misure previste da “Riparti Piemonte”