Otto giorni consecutivi di superamento del limite di 50 mc/m3: l’inquinamento vola a Novara, ma, nonostante ciò, “sarebbe superfluo intervenire. La situazione meteo va migliorando”. Dal Comune, dunque, nessuna azione di contrasto, mentre in diverse altre città, tra cui Torino e Milano, sono stati assunti provvedimenti rigidi di blocco della circolazione per scongiurare l’ulteriore diffusione dei Pm10.
Il cosiddetto “semaforo”, previsto dall’accordo sottoscritto tra le Regioni per concordare misure unitarie contro l’inquinamento, è ancora in fase di approvazione da parte della Regione Piemonte e potrebbe essere operativo dal 1° novembre.
“L’eventuale blocco della circolazione – secondo l’assessore all’Ambiente del Comune di Novara, Emilio Iodice – non solo sarebbe inutile, ma non é contemplato in quanto previsto quando il valore di Pm10 venisse riscontrato superiore ai 150 ppm per tre giorni consecutivi. A Novara questa situazione non si é mai riscontrata”.
L’incidenza dell’inquinamento atmosferico sulla salute, specialmente di bambini ed anziani, è scientificamente confermata. A fronte dell’immobilismo novarese, il movimento civico Io Novara-Energie per l’Italia avanza alcune proposte che il Comune potrebbe intraprendere a prescindere dall’atteso “semaforo” regionale: “Compito dell’amministrazione dovrebbe essere quello di realizzare un Piano che si ponga l’obiettivo di individuare un insieme di azioni multisettoriali, coordinate tra loro in maniera sinergica, che incidano a vari livelli sulle emissioni di queste sostanze – dichiarano Daniele Andretta, capogruppo, e Pietro Gagliardi, consigliere – Le azioni individuabili si dividono in “strutturali” (interventi e progetti) e “contingibili ed urgenti” (da porre in atto solo nelle situazioni di rischio). Maggiore attenzione dovrebbe essere dedicata alle zone dedicate ai pedoni e a quelle a traffico limitato, efficientamento energetico degli edifici pubblici ad iniziare da quelli comunali e scuole, ‘traffic calming’ ovvero predisporre misure di razionalizzazione dei flussi di traffico e non ultimo controllo degli episodi di abbruciamento agricolo molto frequenti nelle nostre campagne soprattutto in questo periodo di dopo raccolto”.
“Tutti gli enti locali stanno adottando provvedimenti drastici per limitare la circolazione veicolare, a Torino e Milano già da mercoledì hanno fermato i diesel Euro 4 e, se non pioverà, scatterà il blocco anche per gli Euro 5. Ma non crediamo che il problema si risolva solamente con il blocco delle automobili, sono anni e anni che si agisce solo in quel senso e il risultato non è mai stato soddisfacente, è un intervento emergenziale che porta un miglioramento temporaneo e limitato, ma che non ha alcun valore sul lungo periodo. Occorrono nuove misure per il miglioramento della qualità dell’aria e un primo importante passo sarebbe la realizzazione di un accordo di programma da realizzarsi assieme ai comuni limitrofi così che l’intera area del novarese ne possa beneficiare, un incontro di tutti gli assessori preposti potrebbe portare alla realizzazione di un piano comune che, alla lunga, dia il risultato sperato”.
“Una buona amministrazione – concludono Andretta e Gagliardi – dovrebbe fare il primo passo e dare il segno per migliorare la qualità dell’aria e anche della vita dei propri cittadini… senza dover sperare in quattro gocce d’acqua che puliscano, momentaneamente, l’aria”.