Lette le dichiarazioni belligeranti registrate nei giorni scorsi circa l’assenza di una maggioranza in appoggio al presidente in carica Matteo Besozzi, oggi, nel corso della prima seduta di insediamento del consiglio provinciale di Novara, l’aspettativa era quella di assistere ad dibattito dai toni infuocati. Pubblico numeroso, schieramento 5-3-4 dei consiglieri sul lungo bancone (che un tempo accoglieva un numero ben superiore di eletti) che contorna l’aula, quasi a voler rimarcare, anche dal punto di vista visivo le differenze…
Invece non è accaduto nulla di tutto ciò, anzi… Basti dire che la parola “opposizione” è stata pronunciata solo dal consigliere di Fratelli d’Italia Ivan De Grandis, mentre qualche critica è stata mossa da Andrea Crivelli, anch’egli della lista “provincia Protagonista”, relativamente alla mancata comunicazione sulle questioni relative al bilancio ed a riscontri più puntuali circa le intenzioni dell’azione di governo.
Per il resto gli interventi dei neo eletti a palazzo Natta si sono più che altro concentrati sulla “volontà di lavorare insieme per i nostri comuni”, la “preoccupazione per le risorse a disposizione dell’ente”, la “necessità di accogliere le istanze delle amministratori locali” in un’atmosfera talmente composta da apparire, questa sì, straordinaria.
Poco più di un’ora di seduta forse è un po’ poco per capire se questo atteggiamento sarà anche nel futuro la cifra caratterizzante di tutta l’amministrazione; certo è che il minacciato “Besozzi go home” della vigilia, annunciato in particolare dagli esponenti di Lega, Fdi e Fn con toni piuttosto accesi, di fatto non c’è stato.
Strategie? Attendismi? Cambi di rotta? O la considerazione che le prerogative oggi riservate agli inquilini di palazzo Natta non sono più quelle di un tempo? Staremo a vedere!
Convalidati all’unanimità gli eletti è stato il presidente a prendere la parola per illustrare le linee programmatiche del proprio mandato “Il referendum ha sancito il mantenimento delle provincie – ha detto – per questo abbiamo davanti una sfida ambiziosa: accrescere il prezioso ruolo di coordinamento e gestire le competenze dirette e quelle delegate dalla Regione con un organico ridotto e con un bilancio che ha bisogno di trasferimenti. Ma su questo sembra che il problema sia superato dalle recenti decisioni del Governo che trasferirà alle province 650 milioni di euro” il che darà copertura alle carenze del bilancio, di recente quantificate in dieci milioni.
“La provincia oggi ha un paniere di competenze corposo (leggi qui per approfondimenti) per il quale serve un bilancio più solido. Inoltre serve costruire un dialogo ed una collaborazione sempre più produttiva con i comuni: la centrale unica committenza e lo sportello dedicato ai bandi europei sono state iniziative molto apprezzate. Dobbiamo andare avanti così”.
“Il suo documento presidente è pieno di buone intenzioni – ha detto Massimo Marcassa, sindaco di Oleggio, eletto nella lista “Provincia protagonista” – ma servono risorse perchè tutto questo non resti sulla carta. Non si tratta di un problema che riguarda solo la provincia di Novara, ma tutti questi enti che sono stati depauperati dal punto di vista delle risorse umane ed economiche. Il numero dei dipendenti di palazzo Natta è stato dimezzato in questi anni e noi siamo siamo molto preoccupati per questa situazione”. Una preoccupazione che è stato condiviso dal primo cittadino di Momo Michela Leoni, convinta della necessità di “dar voce ai comuni. Il nostro compito sarà quello di vigilare perchè alle belle parole seguano i fatti”.
“Durante questa tornata elettorale noi abbiamo raccolto le esigenze del territorio – ha detto Enrico Bertone, sindaco di Recetto eletto nella lista “La Provincia dei Comuni” – e per questo rileviamo la necessità, su alcuni punti fondamentali che riteniamo strategici, di proporre un percorso condiviso, attraverso scelte responsabili nella direzione unica di soddisfare i bisogni dei nostri amministrati. Dobbiamo ripristinare l’anello di congiunzione tra l’ente locale e la Provincia quale interlocutore a tutti i livelli per i comuni che rappresentiamo, creando le condizioni per una collaborazione seria e professionale e soprattutto vicina agli amministratori locali”.
“Quanto sia importante il ruolo della provincia lo abbiamo visto anche in questi giorni – ha detto Paolo Sibilia, consigliere di Castelletto Ticino – con i drammatici fatti che sono accaduti nel nostro paese a causa del maltempo. La manutenzione e la cura delle strade ad esempio si rivelano interventi prioritari e questa è una responsabilità enorme per la quale è necessario rivendicare le risorse necessarie. Noi della lista civica”La Provincia dei Comuni” intendiamo sottoporre di volta in volta all’attenzione di questo consiglio le istanze che ci sono pervenute, così come di volta in volta valuteremo quali iniziative possono essere utili al territorio”.
“Mettiamo al centro la politica con la p maiuscola – è stato l’appello di Milù Allegra (Pd) eletta per “La provincia in comune” – e quindi ragioniamo in termini di indirizzi politici e non di partito. Io ho apprezzato gli interventi di tutti e la disponibilità a lavorare con spirito di servizio come ha sottolineato Marcassa. Guardiamo agli interessi dei nostri cittadini e non solo alla politica muscolare”.
Più duro, dicevamo, l’intervento di De Grandis che ha sottolineato come “Lei presidente non ha più la maggioranza. Purtroppo la legge non ci consente di presentare una mozione di sfiducia: noi comunque saremo all’opposizione”.
“Ci aspettavamo risposte dalle sue linee programmatiche – ha rimarcato Crivelli – e ci saremo aspettati di capire come intende amministrare: purtroppo di questo nel suo discorso non v’è traccia. Noi ovviamente contrasteremo le scelte che riterremo sbagliate”.
“Noi siamo chiamati a rispondere agli amministratori locali – ha replicato Besozzi – quindi ha poco senso parlare di maggioranza o minoranza. Io intendo amministrare attraverso il coinvolgimento di tutti, condividendo le questioni, anche il bilancio, come peraltro è accaduto in passato. Ho colto lo spirito di collaborazione e credo che questa sia la miglior risposta che possiamo offrire al nostro territorio nel momento difficile che sta attraversando questo ente”.