Inventa la rapina per non dire che ha perso soldi ai videopoker. Trentenne novarese denunciato per simulazione di reato al termine di un’indagine della polizia
Va in questura dicendo di aver subito una rapina, ma, indagando sulla sua serata, si scopre che in realtà aveva «sperperato» tutti i suoi soldi giocando ai videopoker. E alla fine rimedia lui una denuncia per simulazione di reato.
E’ questa l’accusa che grava su un trentenne novarese per fatti da lui segnalati lo scorso 12 gennaio. Ai poliziotti aveva detto di essere stato avvicinato da tra stranieri che, dopo avergli puntato un coltello alla pancia, lo avevano costretto a consegnare loro il portafogli.
Fin da subito erano emerse delle stranezze e delle incongruenze nel racconto della vittima che, al termine delle indagini, messo alle strette dal personale della Squadra Mobile, ha ammesso di essersi inventato tutto perché aveva paura di dire ai genitori di aver perso i soldi al gioco. E’ il secondo caso di rapina simulata scoperto dalla polizia di Novara dall’inizio dell’anno.