Riceviamo e pubblichiamo:
La chiamata della Lega nei confronti di Forza Italia (e di altre non meglio definite “forze di centrodestra”) per costituire un “tavolo” con l’obiettivo di individuare un candidato sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative, è emblematica dell’arroccamento del Carroccio su posizioni che, ancora una volta, mirano, in maniera autolesionistica, a dividere il fronte anti Ballarè.
Perché è a tutti evidente come una “coalizione” solo così composta non abbia alcuna possibilità di vittoria e di questo ne sono ormai consapevoli in tanti.
Evidentemente alcuni esponenti locali della Lega non hanno compreso come la situazione sia mutata anche a Novara e come l’atteggiamento di preclusione nei confronti “del resto del mondo” da loro perseguito, sia votato ad una sicura sconfitta, come peraltro già accaduto nel 2011.
Una mossa disperata, evidentemente, visto che la prima, ovvero il tentativo di imporre una candidatura “manu militari”, è miseramente fallita (e non si capisce su quali basi politiche dovrebbe ora andare a buon fine!)…
E’ chiaro il tentativo insomma di far entrare dalla finestra (di Forza Italia?) quello che non era riuscito ad entrare dalla porta, con buona pace di ogni ragionamento in merito ai programmi ed alla condivisione dei medesimi.
La preclusione nei confronti dei movimenti civici (fra i quali il nostro) che non si riconoscono più in una ideologica divisione fra destra e sinistra è lo specchio di come di queste forze nuove non se ne vogliano comprendere la natura ed il significato.
E di come la logica dei partiti tradizionali che ancora sono lì, dopo mesi di tentativi falliti, a chiedere la composizione di “tavoli” – più o meno allargati – sia dilatoria di ogni decisione, in attesa che una “salvifica” (ma per chi?) telefonata giunga a togliere le castagne dal fuoco a tutti.
E’ infatti del tutto palese come si muovano all’interno di queste dinamiche volontà che lungi dal voler costruire percorsi nuovi di confronto con la città al fine di ottenere consenso e fiducia da parte dell’elettorato – quello stanco e stufo, quello che non va a votare, quello che per disperazione sceglie pericolosi percorsi di “protesta” – preferiscano accomodarsi in un dibattito sterile di contenuti e di idee, “de minimis” insomma, con il solo risultato possibile di una riconferma dell’attuale amministrazione di centrosinistra.
Noi a questo diciamo basta! In questa città ormai si chiedono più tavoli di quanti non se ne trovino in un torneo di bridge!
“Io, Novara” intanto, ha raccolto 600 firme di cittadini che chiedono le primarie per l’individuazione di un candidato sindaco anti-Ballarè.
Crediamo che questo sia un fattore che non può non essere tenuto in considerazione pertanto ribadiamo che per noi la strada da percorrere (in assenza una decisione unanime che accomuni tutto il fronte anti-Ballarè) è una ed una soltanto: le elezioni primarie!
Crediamo altresì che i candidati che hanno il timore di confrontarsi con questo strumento democratico, dal nostro punto di vista, non hanno alcuna “chance” di vittoria elettorale e questo è un elemento che dovremo tenere tutti nella giusta considerazione da qui al futuro.
Ovviamente continuiamo a non rinunciare al dialogo con tutte le forze e gli esponenti politici che ci hanno sin qui riconosciuti. Ma allo stesso modo non rinunciamo, noi come altri, alla volontà di scrivere una pagina della storia politica locale che sia realmente innovativa.