Adesso basta! Inaccettabile per i lavoratori, evidentemente provati da troppe promesse vanificate, la proposta formulata dalla Caleidograf. Si è conclusa in questo modo stamattina l’assemblea dei lavoratori dell’ormai ex DeaPrinting che sostanzialmente hanno rifiutato di siglare quanto concordato dal sindacato con la proprietà.
La Caleidograf proponeva di salvare 34 posti su 140, con una cifra aggiuntiva di 5000 euro per chi sarebbe rimasto in cassintegrazione senza rivendicare il ricorso.
Ma le maestranze hanno detto no, in un sussulto di dignità. L’ennesima triste pagina di una vicenda imprenditoriale ancora più triste, che ha messo a repentaglio il futuro di troppe famiglie. Mentre la città, tutta, assiste silenziosamente – troppo silenziosamente- all’ennesimo episodio di depauperamento del proprio tessuto produttivo.
Tutti a casa dunque? Non ancora, le trattative rimangono aperte e nei prossimi giorni, annunciano i sindacati, si terrà un nuovo incontro con l’azienda per definire e chiudere la questione. Nessuna speranza, comunque, che una rotativa rimanga a Novara: questo significa meno personale rispetto a quanto auspicato se la macchina fosse stata mantenuta in città. Il sindacato ha anche chiesto a Caleidograf di utilizzare contratti di solidarietà per ampliare il numero dei dipendenti di Litopiano necessari al completamento del processo produttivo.
Mentre è ormai chiaro che il settore della Legatoria non interessi per niente alla società subentrata al comando di DeaPrinting.
Tanti problemi, tante questioni ancora aperte e poche speranze da parte del personale che, con l’azione di oggi, ha manifestato pienamente il proprio malessere di fronte ad una situazione che, comunque vada, porterà numerose famiglie novaresi a fare i conti con una grave diffioltà.