Jo Squillo e i poveri, Binatti inflessibile: “Chi sbaglia paga”, Capoccia messo definitivamente all’angolo.
“Chi sbaglia paga”: nessun ripensamento da parte del sindaco di Trecate Federico Binatti, dopo il ritiro delle deleghe al suo vice Giorgio Capoccia, finito al centro del caso “Jo Squillo pagata con i soldi dei poveri” che ha avuto risonanza sui media nazionali. Quest’ultimo come ha ammesso pubblicamente ha barattato con l’azienda, a cui è stata affidata la ristorazione scolastica, 500 pacchi alimentari per indigenti e 17 catering per eventi pubblici per avere in cambio la copertura di 11.600 euro per il cachet degli artisti Jo Squillo, Johnatan Righeira e Papa Winni, che hanno animato la prima serata di “Riso, gorgonzola e antichi sapori”.
Al fianco di Capoccia si è schierato il presidente del consiglio comunale di Trecate, Andrea Crivelli, che a 24 ore dal ritiro delle deleghe al compagno di partito (Forza Italia) si augurava ancora che Binatti “potesse ripensarci e tornare sui suoi passi”. Cosa che il primo cittadino non ha alcuna intenzione di fare. Anzi conferma la propria volontà di mettere all’angolo Capoccia.
“La procedura seguita per gestire questo evento non è stata sicuramente indicatore di trasparenza e di buona amministrazione del bene comune – scrive Binatti – non solo non è stata rispettata la distinzione tra competenze politiche e gestionali, ma nessuno dei componenti della maggioranza presenti in Consiglio ieri era al corrente di quanto l’ex Vice Sindaco Capoccia avesse concordato per l’organizzazione della Festa di Riso e Gorgonzola. La mancanza di trasparenza dell’ex Assessore nei miei riguardi, ma soprattutto nei confronti di tutti nella gestione della cosa pubblica, non poteva non avere conseguenze. Non potevo mantenere in carica una persona che ha duramente minato il rapporto fiduciario che sta alla base di ogni nomina. Ho ritenuto di prendere una decisione forte e non facile, ma sicuramente doverosa nei confronti dell’Ente e della nostra comunità, perché chi sbaglia paga. Noi abbiamo questo rigore, soprattutto se gli errori riguardano i più deboli”. E aggiunge ancora: “E’ stato un fatto grave, a cui ho posto rimedio e ringrazio la minoranza consiliare per aver svolto il ruolo di controllo che le compete con correttezza”.
Era stato il centrosinistra a sollevare la questione, bollandola come “un’operazione illegittima – spiega il consigliere Marco Uboldi – perché quegli 11.600 euro sono soldi pubblici, ma non sono mai passati dal Comune. Peraltro ci ha perso tutta Trecate, perché secondo i nostri calcoli 500 pacchi alimentari e 17 catering da 200 persone hanno un benchmark fra 40.000 e 45.000 euro”.
Capoccia respinge le accuse, parlando di “Un ‘cambio di prestazione’ che era finalizzato a raggiungere le medesime finalità in un modo sicuramente più appagante per le reali necessità di chi versa in momenti di difficoltà economica. Come posso io far fronte alle necessità di pagamento di una bolletta della luce quando ho a disposizione 1 kg di pasta, 1 kg di farina di frumento, 1 lt di latte e quant’altro contenuto all’interno del pacco alimentare di cui tanto si è parlato?”. Il tutto fatto “in totale trasparenza – commenta – Si è trattato di una corrispondenza formale, protocollata, su carta intestata dell’Ente, tra l’assessore e la ditta fornitrice del servizio di ristorazione scolastica”. Anche Crivelli è “convinto della bontà dell’operazione” del collega: “Grazie alla risottata abbiamo raccolto circa 3.000 euro, che sono poi stati donati all’oratorio San Giuseppe, che aiuta i poveri”.
Parole che però non hanno convinto Binatti, che si è trovato a dover gestire questa bomba in piena campagna elettorale.
Un trucco organizzato ad arte dal centrosinistra? “La tempistica è assolutamente casuale – sottolinea Uboldi – Avevamo sollevato la questione il 29 novembre, presentando una mozione, che però non ha mai avuto risposta, perché da allora non è più stato convocato alcun consiglio. Ora il sindaco è stato costretto a farlo, perché la legge stabilisce che entro il 28 febbraio venga approvato il bilancio. Ha avuto tre mesi di tempo per affrontare il problema, ma non l’ha fatto prima”.
A proposito di bilancio: è stato approvato in tempo, ma ieri i consiglieri forzisti (tre in tutto) hanno lasciato l’aula e l’approvazione è stata possibile solo grazie al voto del consigliere di minoranza Rossano Canetta. Da sempre vicino al centrodestra e avversario diretto di Binatti alle ultime comunali. Canetta passa quindi in maggioranza, come avvenuto a Novara con il consigliere forzista Contartese, in nome della ritrovata unità del centrodestra in vista delle urne? E se l’alzata di mano per la votazione del bilancio avesse aperto a Canetta la strada per diventare il nuovo vicesindaco di Trecate? Se così fosse, la morale della vicenda sarebbe proprio il classico “fra i due litiganti il terzo gode”. Staremo a vedere.