Comuni sul piede di guerra: sono sempre più numerosi, infatti, i sindaci che prendono carta e penna e, imbestialiti, scrivono al premier Renzi. Stavolta tocca al sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, che si rivolge all’ex collega manifestando delusione e rabbia, ma avanzando allo stesso tempo proposte concrete per cercare di “cambiare verso” davvero all’Italia.
La delusione parte da un fatto: “Lo svincolo dal Patto di Stabilità di soli 14.000 euro – spiega Gusmeroli – contro i 740.100 euro euro richiesti per lavori di sistemazione del territorio finalizzati alla prevenzione di problemi di dissesto idrogeologico o di frane nella zona del Lago Maggiore e del torrente Vevera“.
Ha un po’ il sapore di presa in giro questo “finto” svincolo, tant’è che, aggiunge Gusmeroli, “spero che in futuro non ci siano problemi derivanti da alluvioni o simili, perchè in quel caso il Governo dovrebbe sentirsi quantomeno a disagio per aver emanato una legge concettualmente moto valida prevedendo però un tetto di svincolo di Patto di soli 10 milioni per tutti i Comuni d’Italia“.
Una cifra irrisoria se pensiamo alle impellenti necessità cui i vari comuni devono far fronte e alle risorse sempre più scarse che giacciono nelle casse degli enti locali.
Il primo cittadino di Arona lancia una proposta: “Vengano sbloccati i 30 milairdi di euro dei comuni italiani vincolati ai fini del Patto di stabilità per consentire di rendere le nostre città più belle, più sicure e meglio servite, ma soprattutto per creare lavoro e far girare l’economia, perchè si sa che dietro le opere pubbliche ci sono imprese e quindi persone che lavorano. E se l’economia locale funziona, funziona anche quella nazionale. Tra l’altro, quei 30 miliardi sono soldi dei cittadini e sono soldi già disponibili nelle Tesorerie dei Comuni, e se si utilizzassero non sarebbe necessario aumentare le tasse. Dalle opere pubbliche, lo Stato incasserebbe il 22% di Iva, ricavi certi, nonché le imposte sugli utili delle imprese che effettuerebbero i lavori appaltati, con un conseguente guadagno da parte dello Stato. Capisco la volontà del Governo di esentare i cittadini da Imu e Tasi sulla prima casa (provvedimento che ad Arona abbiamo già in atto da tre anni) ma se per fare questo bisogna aumentare le atsse allora…”
Non si tira indietro il sindaco di Arona: “Continuerò a battermi perchè si liberalizzi il Patto di Stabilità e perchè ad Arona si possano utilizzare a favore dei cittadini, delle imprese e del lavoro buona parte dei nostri 10 milioni depositati presso la Tesoreria della Banca d’Italia a garanzia dell’enorme debito pubblico. Mi auguro che Renzi, che è stato sindaco e dunque conosce bene le problematiche degli enti locali e i danni causati da dissesti idrogeologici, faccia concretamente qualcosa“.