La Camera nega gli arresti domiciliari per Sozzani. Erano stati chiesti alcuni mesi fa dalla Procura di Milano nell’inchiesta per tangenti “Mensa dei poveri”
Nel primo pomeriggio di oggi l’aula della Camera dei Deputati, cambiando orientamento rispetto a quanto deciso a maggioranza (Pd e M5S) dalla Giunta per le autorizzazioni prima della pausa estiva, ha negato (a voto segreto) l’autorizzazione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato novarese di Forza Italia Diego Sozzani. Il politico è indagato per finanziamento illecito al partito nell’inchiesta “Mensa dei poveri” della procura di Milano.
I voti a favore sono stati 235, 309 i contrari, un astenuto. L’aula ha anche negato l’uso delle intercettazioni delle conversazioni del deputato di Fi Diego Sozzani, chiesta nell’ambito di un procedimento per finanziamento illecito relativo ad una fattura di diecimila euro. Il voto dell’assemblea conferma in questo secondo caso la decisione assunta la Giunta per le autorizzazioni nel senso del diniego dell’uso delle intercettazioni, che sono state realizzate dagli inquirenti “a strascico” con un Trojan installato su un dispositivo di un collaboratore del deputato di Forza Italia. L’autorizzazione è stata negata con 352 sì, 187 no e due astenuti. Solo i deputati M5S hanno votato per la concessione dell’autorizzazione.