Buongiorno
Novara

La carica dei 2000 alla mostra “Capolavori Caravaggeschi”, tutto in un weekend

2000 biglietti staccati in un solo weekend: la mostra Capolavori Caravaggeschi ospitata al Broletto di Novara sta registrando cifre importanti con visitatori provenienti non solo da Novara e Provincia ma anche da tutto il Nord Italia, dalla Francia e dalla Svizzera.

Il successo di pubblico di questi primi giorni di mostra – dice la Presidente dell’ATL della Provincia di Novara, Maria Rosa Fagnoni – ci ricompensa di tante attività svolte in questi ultimi mesi, ma anche di tutto il lavoro preparatorio pluriennale che ha portato a questo risultato; già dal 2008 l’Atl con la Diocesi di Novara stava sviluppando questo progetto che si è dovuto posticipare nei tempi per diverse ragioni. Siamo quindi molto soddisfatti che l’impegno tenace e perseverante abbia portato a questa mostra così apprezzata sia dai novaresi che dai turisti nazionali e da altri provenienti anche dall’estero che hanno raggiunto la città proprio per visitare questa esposizione. Stiamo perseguendo importanti obiettivi, sia nella valorizzazione turistica dei beni del patrimonio artistico locale sia nel creare un evento culturale divenuto forte attrattore di turismo sul territorio”.

Don Carlo Scaciga, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Novara, aggiunge: “Non possiamo che esprimere grande soddisfazione. La gente viene, addirittura ritorna, esprime meraviglia: insomma sta riscoprendo, grazie alla mostra, i suoi “tesori”. Che era ciò che noi desideravamo“.

Francesco Gonzales, curatore della mostra: “Avvicinare anche il pubblico non abituato a frequentare mostre ed esposizioni è una conquista che ci arricchisce e che fa sperare in un futuro ricco di nuove iniziative di qualità a Novara“.

Capolavori Caravaggeschi a Novara è visitabile fino al 20 luglio, con l’ospite d’onore dell’iniziativa, l’ “Ecce Homo” di Caravaggio, proveniente dai Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco di Genova. La mostra è dedicata a Sir Denis Mahon, grande storico dell’arte inglese e sommo studioso del ‘600 italiano, da sempre grande sostenitore del libero ingresso nei musei pubblici e proprio nel solco del suo insegnamento si è deciso di rendere gratuito l’ingresso alla mostra.