Grazie a un cofinanziamento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e della Fondazione “Franca Capurro per Novara” sarà possibile conferire una borsa di dottorato di ricerca per il progetto “Studio degli effetti indotti da alte dosi per frazione nel trattamento con radiazioni ionizzanti delle patologie tumorali. Correlazioni fra parametri biologici e clinici” legato all’attività della struttura complessa a direzione universitaria di Radioterapia, diretta dal professor Marco Krengli.
La borsa per il Dottorato di ricerca in scienze biotecnologiche mediche, nell’ambito della Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, sarà bandita dal Dipartimento di Medicina Traslazionale per un medico specialista in radioterapia in modo che possa svolgere non solo attività di ricerca di laboratorio, ma anche attività clinica correlata all’impiego dell’ipofrazionamento nel trattamento con radioterapia delle patologie tumorali. Il costo complessivo della borsa di dottorato è di circa 70.000 euro per il triennio 2015-2017.
La Fondazione “Franca Capurro per Novara”, che con un cospicuo intervento economico ha reso possibile la realizzazione di questo progetto, ha già finanziato numerose attività di ricerca presso l’Università del Piemonte Orientale.
«Siamo davvero orgogliosi – dichiara Filippo Arrigoni, presidente della Fondazione “Franca Capurro per Novara”, costituitasi su iniziativa della famiglia dell’imprenditrice edile scomparsa prematuramente nell’ottobre 2005 – di poter associare ancora una volta il nome della nostra onlus alle attività di ricerca dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara e dell’Università del Piemonte orientale, che si sta affermando in questi anni come una delle strutture più valide e importanti a livello nazionale. Per noi – continua Arrigoni – è fondamentale dare continuità all’impegno di sostenere la ricerca medico-scientifica novarese, e in particolare le sue strutture di eccellenza, come quella coordinata dal prof. Krengli. Dalla nascita della fondazione che è dedicata alla memoria di mia madre, nel 2007, abbiamo finanziato o cofinanziato otto progetti, di cui sei dottorati di ricerca triennali e due borse di studio che proseguono ininterrottamente da sei anni, e alcuni dei lavori che abbiamo sostenuto hanno portato a risultati notevoli, con pubblicazioni di rilevanza internazionale. Questa è per noi una profonda soddisfazione, perché consente di legare indissolubilmente, attraverso l’impegno quotidiano di giovani novaresi, competenti e motivati, la memoria e il futuro».
Mario Minola, Direttore Generale dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” sottolinea che «tra le finalità di una Azienda Ospedaliero-Universitaria vi è oltre all’assistenza anche la ricerca in campo clinico e traslazionale e il progetto di ricerca prevede che vi sia una stretta relazione fra attività di laboratorio e attività clinica secondo un concetto appunto di ricerca traslazionale, consolidando la già stretta collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. E’ inoltre un sentito riconoscimento alla figura di Franca Capurro, persona di elevata sensibilità che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente e che ha sempre visto nelle sinergie fra pubblico e privato una delle strade da percorrere nel promuovere le attività di ricerca sul nostro territorio».
«Questa iniziativa – aggiunge Marco Krengli – consente lo sviluppo di un progetto di elevato interesse scientifico in campo oncologico. Iniziative come questa – prosegue Krengli – sono molto importanti in quanto offrono una opportunità di formazione di elevato profilo scientifico ai laureati della nostra Università. Ringrazio quindi sia l’Ospedale sia la Fondazione per la sensibilità dimostrata nell’erogare questo importante finanziamento».
SS