Se un primo obiettivo voleva raggiungerlo il neo sindaco Alessandro Canelli, certamente l’ha centrato in pieno. Ovvero scrollarsi di dosso l’accusa di “fascio-leghismo” che l’ha accompagnato per tutta la campagna elettorale e che lui stesso, parlando con i giornalisti, ha confessato dargli fastidio.
Vedendo infatti la composizione della sua giunta (e le altre scelte fin qui fatte in materia di collaborazioni) non si può fare a meno di constatare questo sforzo, accompagnato dalla volontà di mixare vecchio e nuovo in un frullato ad oggi piuttosto indecifrabile.
Un solo leghista militante di lungo corso, ovvero Federico Perugini; un rappresentante del potere leghista del passato in ambito sanitario, Emilio Iodice (che ad onor del vero aveva avuto incarichi importanti anche al di fuori della Lega); tre ex assessori della giunta Giordano, allora in quota Pdl (Moscatelli, Murante – cui dovrebbe essere affidata la delicata partita ambiente e mobilità, Musa compreso – e Caressa); diversi profili tecnici: il cardiologo Angelo Sante Bongo che oltre al ruolo di vicesindaco si occuperà della pratica del nuovo ospedale, l’avvocato e vice presidente dell’Unione Tutela Consumatori Simona Bezzi (quotata ai lavori pubblici e pari opportunità), la giornalista Valentina Graziosi (nipote di Dante, scrittore e politico, la cui famiglia ha solide radici democristiane) che si occuperà di marketing territoriale e di eventi culturali e l’architetto Federica Borreani che dovrebbe assumere la delega all’Urbanistica (nel 2011 si era candidata con una lista civica a Lumellogno- Gionzana, quella di Virginio Tromellini, ottenendo sei preferenze).
Insomma, se i nomi confermati dovessero essere questi (l’ufficialità è attesa per la giornata di domani), si tratterebbe di tutto fuorchè di un’amministrazione politicamente di rottura con il passato, anzi…
Tanto che le scelte, fra qualche esponente del Carroccio che ha sostenuto a spada tratta il proprio leader Canelli, hanno suscitato qualche perplessità. Perchè vanno pure bene le “quote rosa” ma qui sembrerebbe trattarsi piuttosto “quote rosè”, che comunque terranno fuori dalla giunta le signore delle preferenze leghiste (vera sorpresa di queste amministrative), come Francesca Ricca, Laura Bianchi o Elena Foti, i cui nomi erano circolati insistentemente nei giorni scorsi.
Per non parlare della scelta di Canelli, di riconfermare senza se e senza ma l’attuale direzione del Coccia, brandita dall’uscente Ballarè come una delle chiavi di volta dei successi della propria amministrazione (successi che però l’elettorato ha sonoramente punito). Ma sul punto il neo primo cittadino, che già ha annunciato di voler detenere la delega alla Cultura, non ha esitato, confermando di voler rinunciare in questo caso alla pratica dello “spoil system”: “Rapetti (la direttrice artistica del Coccia – ndr) è brava e va confermata!”.
Una situazione quella attuale che potrebbe mettere in gioco anche il ruolo di presidente della consiglio, qualche giorno fa dato in quota a Forza Novara (era trapelato il nome di Valter Mattiuz), ma che a questo punto, il Carroccio potrebbe tornare a rivendicare…
Come si sa in questi frangenti il trascorrere del tempo raramente è un fatto positivo, dal che si deduce la volontà del primo cittadino di chiudere il prima possibile la partita.
Anche perchè sui tavoli di palazzo Cabrino incombono dossier “bollenti”: l’ ultima in ordine di tempo è la tegola Atc Nord, denunciata nei giorni scorsi dai vertici attuali dell’Agenzia e relativa ai conti analizzati dalla società di revisione Deloitte fino al 2014. Ventisei milioni di euro di deficit che ovviamente non riguardano solo il patrimonio immobiliare del Comune di Novara (ma anche delle province di Biella, Vercelli e Vco), ma che incidono profondamente pure nella gestione delle case popolari sotto la cupola di San Gaudenzio.
O le partite aperte con gli attuali amministratori delle aziende, in particolare Assa e Sun, ovvero Marcello Marzo e Luigi Martinoli, nominati da Ballarè, cui è già stato chiesto di fare un passo indietro…
Insomma saranno giorni caldi a palazzo Cabrino, non solo dal punto vista del meteo…