“Il filo di lana” è il titolo di una mostra del fotografo Paolo Caporossi, ottimo professionista novarese ed amante dei viaggi, oltre che del reportage da strada. Il Nepal, con le sue contraddizioni è la trama di questa esposizione, che sarà visitabile sino al 4 gennaio presso il KM0, Viale Dante 49 a Galliate, tutti i giorni, sabato e domenica compresi. Un percorso artistico che è anche un progetto di sostegno al popolo nepalese.
Caporossi infatti “racconta” le sue impressioni artistiche dopo un viaggio, fatto con la famiglia, a seguito di progetti umanitari, a Kathmandu “Che è ancora una città senza tempo – dice – segnata dalla sua storia e dal recente terremoto che ha creato distruzione, grandi disagi e aumentato i problemi di un paese che già raccontava grandi difficoltà economiche e politiche. Dopo lo sterminio della famiglia Reale i cinesi o Maoisti si sono in gran parte inseriti nella gestione politica del paese indirizzandolo verso uno sviluppo di stile occidentale consumistico; il processo è sicuramente ancora lungo in quanto il Nepal è un paese che trae risorse da artigianato, agricoltura e turismo”.
“Per quanto riguarda il tema religioso – prosgue Caporossi – salvo gli attacchi delle minoritarie comunità islamiche, il paese vive un armonica e pacifica alchimia tra Induismo e Buddhismo”.
“Il filo di lana – che è il titolo della mostra – è un concetto che raccoglie i popoli e le culture sotto un unico elemento comune e condiviso da sempre a tutto il pianeta. Indiscriminate imprescindibile e Assoluto, con il suo calore e i suoi colori è l’intreccio della Vita nella sua duale espressione, Yin e Yang, Giorno e Notte, Vita e Morte”.
Da non perdere!