Buongiorno
Novara

La messa si dice in dialetto: il 20 maggio in San Giovanni Decollato su iniziativa della novarese Elisabetta Silvestri

Una lingua, una tradizione, una cultura: il dialetto è tutto questo. E dopo la battaglia per ripristinare i cartelli all’ingresso della città con il nome di Novara in vernacolo, ora i “fedeli” del novarese ne hanno pensato un’altra. Una messa in lingua locale, “per ringraziare il Signore del dono della stessa”. E’ la richiesta di Elisabetta Silvestri alla Curia, richiesta accettata, seppur in parte. Quindi, a Novara ci sarà per la prima volta una messa in cui, la parte non liturgica, verrà celebrata in novarese. “Un evento cultural-religioso, non nuovo in altre località del Piemonte e d’Italia, dove c’è un legame ancora forte con la propria lingua d’origine – spiega Elisabetta Silvestri, tra i promotori del gruppo – Verrà celebrata nella settimana della Pentecoste, proprio per il significato che questa festa rappresenta: la discesa dello Spirito Santo. In origine il mondo aveva un’unica lingua, ma il progetto umano, pieno di superbia, di erigere una torre (la famosissima torre di Babele), fa scatenare le ire di Dio, al punto da disperdere il popolo e moltiplicare le lingue. Babilonia diventa così la città simbolo della divisione e della dispersione. Il dono dello Spirito Santo, invece, attua il progetto divino di unire tutti i popoli in un’unica comunità, pur mantenendo diversità culturali e linguistiche. Uno solo lo Spirito, tanti i carismi, e la simbologia rappresenta la diversità linguistica ad un corpo, che è uno, ma ha molte membra”. Lo spiegano così quetso evento, agiungendo che “anche il nostro dialetto ha pari dignità di altre lingue! Questo il Signore lo sa, e noi lo ringraziamo facendo celebrare questa messa, che non sarà l’ultima”.

Un’iniziativa anomala, per il territorio, ma già operativa in altre zone del Piemonte.

L’appuntamento sarà nella chiesa di San Giovanni Decollato il 20 Maggio alle ore 18.00. Celebrerà don Agostino Temporelli.