Buongiorno
Novara

La mostra di Sgarbi? L’importante è non rischiare mai!

Della mostra di Sgarbi dal punto di vista storico-artistico parleranno i critici d’arte, la mostra che andrò a visitare come molti, pagando il biglietto, deve essere valida, è una collezione privata di un intenditore che ne fa anche un’occasione di guadagno, un intenditore che si è specializzato in alcuni autori del Seicento che meritano di essere valorizzati e scoperti.

Come cittadino, che va alle mostre, tutte quelle della sua città, poche a dire il vero, ma è una città medio piccola, e tante fuori a Milano e Torino e altrove…, qualcosa mi sento di dirla.

La mostra di Sgarbi sarà un successo, ma…dopo?

Il Sindaco Canelli, che è poi anche assessore alla Cultura, che ha avuto una buona esperienza, l’unica amministrativa, come assessore provinciale alla Cultura, conosce bene i meccanismi della promozione culturale che poi è spesso una promozione di se stessi, degli assessori alla Cultura, della propria immagine, ma questo non mi scandalizza, fa parte delle regole del gioco.

Il Sindaco ha anche diversi problemi: il primo non ha un grande staff, anzi non ne ha, ha una collaboratrice preziosissima e insostituibile, ma la qualità che è eccellente è limitata a questa persona e a funzionari collaudati ma che non possono avere visione ed esperienza specifica.

Non ha molti soldi, anzi ne ha pochi, ma questo si sa, e anche gli sponsors sono in difficoltà.

Ha poi il problema più grande di tutti: cosa fare del Castello e nel Castello, dove tutti hanno speso un sacco di soldi pubblici, regionali, statali, europei, naturalmente comunali, ma per cosa?

L’ideale sarebbe che un’impresa specializzata nell’allestimento di grandi mostre si offrisse di gestire il tutto e sollevasse il Comune da questo peso. Si troverà? Quando? E se non si troverà?
Nella vita e nei Comuni ci vuole pure fortuna.

Quindi il Sindaco/Assessore si trova nella situazione di dover riempire un contenitore costoso e prestigioso, in poco tempo, senza staff, e allora, meno male, che c’è Sgarbi, un volto noto, un usato sicuro, un prodotto certamente discreto, che si spera, è probabile che sia, non sia un flop.
Ci sarà poi, più avanti, la mostra su Gaudenzio Ferrari, più originale e più novarese, con altri apporti, locali ma validi.
Intanto, non si poteva fare, forse, di più, se non facendosi aiutare molto di più dall’esterno, dall’esterno della Giunta, ma non è detto che il Sindaco voglia farsi aiutare e che poi ci sia molta disponibilità ad aiutarlo in città.

Quindi, va bene, Sgarbi, il più organico al centrodestra in un mondo della cultura italiana mai stato vicino, onestamente, a quella parte politica e alla Lega in particolare.

Dopo Sgarbi sarà dura inventarsi qualcosa, ma ogni giorno ha la sua pena e domani si vedrà .

Pier Luigi Tolardo