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Novara

“La nostra salute: quale futuro?”. Tre convegni per approfondire successi e carenze del mondo sanitario

Aumenta il tempo della vita e con esso aumentano anche i costi economici necessari per far fronte alle ricerche e alle scoperte medico – scientifiche che ogni giorno aiutano gli esseri umani a vivere più a lungo e meglio. Il ciclo di convegni, promosso da Associazione Tutela dei Diritti del Malato, Asl Novara, Ospedale Maggiore di Novara, Ordine dei Medici e Regione Piemonte, intende rispondere a domande specifiche: “Nel futuro, anche prossimo, è possibile agire per raggiungere un doppio fine, ridurre il tempo della malattia e allungare il tempo della salute? Guadagnarsi così una longevità crescente sostanzialmente sana e con costi sociali sostenibili?”. Dalle parole di Roberto Mari, presidente dell’associazione, nasce “La nostra salute: quale futuro?“, tre convegni durante i quali si approfondiranno sotto vari punti di vista i succitati quesiti, con professionisti del mondo sanitario, rappresentanti istituzionali e testimoni di questo universo per osservare e prendere atto dei successi e dei passi avanti di questo mondo, ma anche delle lacune da sanare.

Tre incontri a partire da quello che si svolgerà venerdì 13 novembre, alle ore 15, nel’Aula magna dell’Ospedale di Novara, corso Mazzini 18. Un primo incontro che si concentrerà innanzitutto sul tema “I diritti del malato. Dalla salute al dolore inutile“, introduzione di Roberto Mari, intervento di Teresa Petrangolini, fondatrice di Cittadinanza Attiva, e Alessio Terzi di Cittadinanza Attiva. Seguiranno interventi su Scenari e prospettive della sanità piemontese con Mario Minola, direttore generale Aso e Adriano Giacoletto, direttore generale Asl. Interverrà anche il consigliere regionale Domenico Rossi.

I successivi convegni, a dicembre e a gennaio, si concentreranno sul tema dell’utilità della parola tra paziente e malato con il vescovo Monsignor Brambilla ospite e relatore per arrivare a chiudere il ciclo con una riflessione, quanto mai attuale, sul fine vita, a gennaio.

Appuntamento venerdì 13 alle 15, aula Magna dell’Ospedale Maggiore.