La notte e Di Cintio, portano consiglio. Pavanati:“Siamo inesperti e in buona fede, mi scuso con tutti”.
Dopo la respinta dell’iscrizione alla serie C ed il duro attacco alla FIGC, il Presidente del Novara calcio Leonardo Pavanati, cambia strategia comunicativa e difensiva, affidandosi all’esperto Avvocato Cesare Di Cintio.
Una notte di pensieri e di caldeggiati consigli, sono stati più che sufficienti a far cambiare totalmente di segno, pensieri, parole e probabilmente azioni, al Presidente del Novara calcio. 24 ore dopo aver firmato una dura lettera che attaccava frontalmente Covisoc e FIGC, per aver bocciato l’iscrizione al campionato di serie C; Leonardo Pavanati corre ai ripari, convocando una “comunicazione alla stampa” poi divenuta conferenza (per legittima richiesta dei giornalisti), nella quale il massimo dirigente azzurro rinuncia alle invettive, si assume eventuali leggerezze e lancia ramoscelli d’ulivo: alla piazza ed alla tifoseria in primis, ma di rimando, soprattutto agli organi federali, sperando nella clemenza della corte.
Non mettiamo in dubbio la presa di coscienza e l’intima convinzione, ma pare evidente il cambio di strategia, che certamente trova fra i principali ispiratori Roberto Civitarese, ma soprattutto Cesare Di Cintio.
Il nome dell’avvocato bergamasco non è certo nuovo ai novaresi, che lo ricordano “lancia in resta” come giovane brillante legale, di alcune delle più famose battaglie condotte contro il “sistema” da un battagliero Massimo De Salvo. Tutte nobili cause, alcune delle quali vinte pure sul piano squisitamente tecnico-giuridico, ma nei fatti terminate con un pugno di mosche in mano.
Se pensiamo che alcune delle eccezioni rilevate oggi dalla Covisoc, sono del tutto simili al ricorso fatto nel 2015 dal Novara calcio, che rischiò di vanificare la promozione in serie B, c’è da far venire qualche brivido. Ma attenzione, Di Cintio nel frattempo non è più il “Sancio Panza” dell’agguerrito presidente Don Chisciotte di turno, è infatti divenuto fra i maggiori esperti della materia e consulente anche delle istituzioni. Il cambio di rotta e l’adozione di un approccio soft e collaborativo, sono il segnale che Pavanati sia stato indirizzato verso miti consigli.
Anche se nei fatti, la società è convinta di aver agito secundum legem, ed ha provato ad argomentarlo, la strategia sembra quella di mostrarsi disponibili a trovare una soluzione nell’interesse comune, si tratta ora di trovare una formula che non crei scivolosi precedenti agli organi federali, e che salvi una società che con il nuovo corso, vuole dimostrare serietà, solidità e volontà di programmazione. Nessuno meglio di Di Cintio, può toccare i tasti giusti, per esercitare quella “moral suasion” utile a convincere il Consiglio Federale che giovedì 15 luglio, vaglierà i ricorsi delle società, che entro il 13 chiederanno di essere ammesse ai rispettivi campionati
Sono due le questioni su cui s’incentrerà la difesa: la validità della compensazione per surrogazione (contestata dalla Covisoc) e la ritardata certificazione di almeno tre pagamenti (probabilmente F24) che l’Agenzia delle Entrate ha dato per pagati oltre il termine perentorio del 28 giugno.
Gli argomenti portati dal Novara calcio, faranno parte della memoria difensiva, per questo sono stati accennati sommariamente, e saranno oggetto di nostro approfondimento nei prossimi giorni. Una cosa è certa, dal “siamo sicuri di quello che abbiamo fatto, stanno sbagliando in Federazione” siamo addivenuti al “Siamo inesperti, abbiamo fatto tutto in buona fede, non potevamo fare altrimenti, ma siamo pronti a collaborare” e questo la dice lunga, su come la le speranza azzurre, si fondino meno sui cavilli giuridici e più sull’opportunità politica.
Il Novara calcio lo ha già provato sulla propria pelle, cosa vuol dire tentare di dare lezioncine in punta di diritto, ad un mondo alieno ed autoreferenziale, come quello che governa il calcio. Giovanni Giolitti scriveva che “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano“ e ne abbiamo avuto la riprova in questi giorni, con il Presidente Claudio Lotito che è riuscito nell’intento di far ammettere la Salernitana in serie A, malgrado possegga anche la Lazio, ottenendo una proroga di altri sei mesi per cedere le proprie quote ad altri, e questo contro ogni regolamento e logica.
Ma cosa succede se l’operazione “dialogo e simpatia” non andasse in porto?
“Il Novara calcio non lo mollo e non lo mollerò mai – ci dice in chiusura di conferenza stampa Pavanati – abbiamo investito tanto in questo progetto, sia in termini economici che personali; la considero una delle mie aziende e vi assicuro che alle mie aziende tengo quasi più che alla famiglia”.
Se giovedì prossimo la mediazione tentata da Di Cintio non andasse in porto, è molto probabile che si aprirà un’ennesima caldissima stagione fatta di ricorsi, carte bollate e tribunali. Un’estate logorante da tutti i punti di vista, con la prospettiva dall’esito quanto meno incerto.
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