La movida novarese è cambiata: rispetto all’anno scorso c’è più afflusso nei locali del centro aperti la sera, anche se molti ragazzi acquistano gli alcolici al supermercato, per poi consumarli all’aperto, ma con una spesa più contenuta.
“Per questo abbiamo già avuto un incontro con i referenti dei supermercati cittadini e con le agenzie di vigilanza privata che operano al loro interno. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli operatori sul tema della vendita di alcolici ai minori”, ha spiegato il questore Gaetano Todaro, a margine della conferenza stampa, convocata dopo le chiusure dei tre locali del centro storico in seguito ad altrettante risse, che avevano viste coinvolte persone che avevano abusato di alcolici. Chiusure che avevano sollevato polemiche da parte degli esercenti, che si erano sentite vittime loro malgrado dei provvedimenti.
“Non si è trattato di provvedimenti contro i gestori – ha sottolineato il Questore – Ma come prevede l’articolo 100 del Tulps è possibile intervenire sulla base di fatti oggettivi, per evitare il reiterarsi di certi episodi. Qui ci si è trovati di fronte a 3 casi di aggressioni e alterchi degenerati gravemente”.
La sensibilizzazione e la prevenzione di episodi simili passa anche attraverso i gestori dei locali: nel vademecum, consegnato ieri agli esercenti che hanno preso parte all’incontro in questura con i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, c’è scritto chiaramente che “è importante sapere che ogni gestore ha l’obbligo di richiamare chi importuna gli altri clienti e, ove ciò non sia possibile per situazioni contingenti, non bisogna temere di chiamare il 113. Questo obbligo riguarda anche lo spazio esterno al locale”.
Il vademecum, inoltre, ricorda che è vietato servire alcolici a persone già in stato d’ebbrezza e ai minori di 16 anni. Divieto, quest’ultimo, che secondo il questore Todaro dovrebbe essere segnalato con una vetrofania ben visibile.
Elena Ferrara