La Popillia Japonica è tornata a devastare orti e giardini. Colpiti i comuni dell’Ovest Ticino ma anche le zone periferiche di Novara
Qualche giorno di ritardo, almeno in alcuni paesi dell’Ovest Ticino l’anno scorso colpiti nella prima decade di giugno, ma poi puntuale la Popillia Japonica è tornata a infestare giardini e orti, dove distrugge sistematicamente nel giro di qualche giorno foglie e frutti. Si tratta di un coleottero giapponese che, al momento, non ha un antagonista naturale e di conseguenza si diffonde, incontrastato, rapidamente con vere e proprie “avanzate” di massa. Già da metà maggio è iniziato il posizionamento di tre diverse tipologie di trappole nei Comuni colpiti: 600 trappole a cattura di massa degli adulti che vengono svuotate periodicamente; 400 trappole per la disseminazione di un fungo entomopatogeno che causa la morte dell’insetto; 1500 trappole a rete insetticida per l’abbattimento diretto degli adulti che possono ucciderne fino a 26.000 al giorno ciascuna. Tutte le trappole sono innescate con un attrattivo a due componenti: il feromone sessuale femminile (che attira i maschi) e un’essenza floreale (che attira entrambi i sessi). E valgono, per le trappole, le stesse raccomandazioni dell’anno scorso: non toccarle, non spostarle e, soprattutto, non portarle a casa propria nel tentativo di catturare gli insetti presenti nel proprio orto o giardino: la loro collocazione, infatti, attira altre Popillie, molte di più di quante non verrebbero “spontaneamente”. Chi volesse avere ulteriori informazioni può consultare il sito internet della Regione alla sezione agricoltura.