Le cure che combattono il tumore, spesso, purtroppo, sono devastanti per chi le subisce. Non solo dal punto di vista delle reazioni dell’organismo ma anche per le ripercussioni che possono avere sull’aspetto della persona. E a volte prendersi cura della prorpia estetica può aiutare a sentirsi meglio. Ecco perchè, in Piemonte, si sta predisponendo un albo per individuare gli estetisti formati e preparati ad occuparsi delle persone malate di tumore e sottoposte a trattamenti oncologici. È il progetto a cui la Regione sta lavorando insieme alla Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, su proposta del Comitato unitario delle confederazioni artigiane, i cui rappresentanti nei giorni scorsi hanno incontrato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta.
L’idea allo studio è quella di varare dei corsi di formazione aperti ad estetisti già abilitati alla professione, della durata di 150 ore e comprensivi di uno stage all’interno di una struttura sanitaria o di un hospice.
“Credo che sia un esempio di un corretto utilizzo delle risorse pubbliche – sottolinea l’assessore Saitta – in quanto usate in funzione di un reale interesse comune”.
Una corretta preparazione, hanno spiegato nel corso dell’incontro i vertici delle associazioni, “può aiutare a migliorare l’approccio professionale degli estetisti, facendo loro conoscere le patologie più ricorrenti, e al contempo a ridurre i possibili disagi dei pazienti. In questo senso sarà importante il ruolo della Rete oncologica diretta da Oscar Bertetto, intervenuto alla riunione: fornirà i docenti dei corsi e contribuirà a stilare il programma didattico delle attività. L’obiettivo finale sarà appunto quello di creare un elenco di professionisti specializzati, in grado di operare con le dovute competenze e di fungere da riferimento per i pazienti e per le famiglie.