La rincorsa Igor dura 2 set, poi Novara si arrende a Conegliano: Imoco Campione d’Italia per la 4a volta
Dopo aver combattuto ma lasciato a Conegliano il 1° set nel finale, Novara va sull’1-1 meritatamente, ma poi lascia campo alle venete che vincono lo scudetto sul 1-3.
IGOR GORGONZOLA NOVARA-IMOCO CONEGLIANO 1-3
(29-31, 26-24, 18-25, 23-25)
Gara 2 della finale scudetto consegna a Conegliano il quarto titolo di Campione d’Italia, che al Pala Igor passa per 3 set a 1.
Novara che parte con Hancock in regia, Smarzek opposta, Bosetti e Daalderop schiacciatrici., Chirichella e Washington al centro, Sansonna libero. Conegliano risponde con Wolos- Egonu, Sylla – Hill in posto 4, Fahr – De Crujf al centro, De Gennaro libero.
Novara che ai rimpianti di gara 1, aggiunge anche un 1° set condotto sempre avanti, lasciato alle venete per pochissimi dettagli, con il capitale di 4 punti di vantaggio dilapidati prima dei vantaggi, nei quali le ospiti vincono per 29-31.
Peccato davvero, perchè comunque le azzurre reagiscono alla grande, giocando un 2° set sempre alla pari, come avvenuto nella partita di Conegliano, concludendolo a proprio favore per 26-24. Ma poi dal 3° set è come se si fosse spenta la luce, soprattutto dopo che Bosetti subisce un colpo alla spalla e dopo un paio di colpi infruttuosi deve lasciare la squadra, per rientrare dopo un quarto d’ora di cure dei sanitari. Conegliano prende un largo margine e tutta quella sicurezza che nelle partite precedenti alla finale scudetto, avevano sancito la sua netta supremazia. Alla fine del periodo il tabellone recita 18-25 per le giallonere.
Nel 4° set Bosetti stringe i denti e rientra, con Imoco partita comunque subito forte, capace di gestire un certo vantaggio fino in fondo, malgrado Novara a sprazzi abbia provato a risalire la corrente, ma senza quella convinzione che in larghi tratti della serie di finale, l’avevano dimostrata capace di contendere il titolo alle fortissime avversarie.
Complimenti a Conegliano che ha meritato il titolo, ancora una volta grazie soprattutto all’ex opposto Paola Egonu, autentica fuoriclasse, chiamata in causa a levare tutte le castagne dal fuoco nei momenti difficili e sempre determinante quando serve.
Novara che conclude comunque più che positivamente una stagione che resta un’ottima base dalla quale ripartire, anche grazie ai rinnovi che la società azzurra ga gia cominciato a formalizzare, per dare la possibilità a Stefano Lavarini di migliorare un progetto tecnico solido, che ha solo bisogno di essere rafforzato.