Traffico bloccato, pattuglie delle forze dell’ordine e gruppi di migranti di nuovo sul piede di guerra. Stavolta succede in via Camoletti dove, nei loc,ali dell’ex Lampara, è stato allestito un “centro sociale” ove trovano “ristoro” pgni giorno 200 migranti. Colazione, pranzo e cena, per loro: ma nel tardo pomeriggio di oggi, scoppia la “rivolta”, la seconda in due mesi a Novara. Il cibo non va bene, il menù della cena è identico a quello del pranzo e, per di più, lamentano gli “ospiti” ci sarebbe anche carne di maiale nei piatti serviti. Ipotesi respinta nettamente dagli operatori che, in quel centro, lavorano tutti i giorni. Tra loro c’è anche una cuoca, col velo. Si lascia fotografare, quasi a conferma del fatto che il rispetto, per quei migranti, in questo luogo non manca.
Arrivano 200 persone a colazione, altrettante a pranzo e a cena. Stasera, la tensione è salita, fino alla netta presa di posizione dei migranti la cui reazione ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Da viale Giulio Cesare, il traffico non riusciva a fluire. Macchine ferme e code all’ora di rientro dall’ufficio e dal lavoro. Un caos che ancora una volta, dopo l’episodio, altrettanto spiacevole, di via Tornielli, caratterizza la non facile convivenza della città e dei suoi cittadini con gli ospiti, ormai centinaia, arrivati a Novara.
Domani, gli operatori e i responsabili delle strutture, insieme a rappresentanti dei migranti, si riuniranno in Prefettura per affrontare apertamente il problema e, forse, raggiungere un accordo.
Nel frattempo, nessuno, fatto salvo per cinque persone, questa sera ha cenato in via Camoletti.