Sono scaduti oggi i termini della gara relativa alla realizzazione della rotonda tra viale Curtatone, viale Ferrucci e cavalcavia XXV Aprile; la prima seduta pubblica, quella durante la quale verranno di fatto aperte le buste dei proponenti, si terrà il 17 maggio (inizialmente era fissata per domani, 13 maggio).
Un bando al quale stanno partecipando diverse aziende del settore che oggi, alle 12, hanno consegnato le proprie offerte. Una decina in tutto.
Nulla di anomalo, se non fosse che quella rotatoria non è ancora finanziata.
Il disciplinare di gara pone una base d’asta di 292 mila euro che, ad oggi, non ci sono nelle casse del Comune. Tant’è che, in questi ultimi giorni, si è scatenata una polemica da parte dei gruppi di opposizione in consiglio comunale (in prima linea “Io, Novara” e “La Città in Comune”) che si sono visti proporre, nell’ultima commissione competente, una quantomeno anomala delibera di variazione di bilancio. 335 mila euro per finanziare proprio questa rotonda: una modifica che la giunta avrebbe voluto inserire, in fretta e furia, nel consiglio comunale del prossimo 16 maggio, quando si discuterà il bilancio consuntivo. Peccato che non si possa fare, perchè la legge ammette che alla fine del mandato la giunta si occupi solo dell’ordinaria amministrazione e quest’opera, di cui si parla da molti anni, di “ordinario” ha davvero ben poco. Ne ha dovuto prendere atto anche il presidente del consiglio Massimo Bosio che non ha potuto inserire l’argomento all’ordine del giorno (peraltro già inviato).
Non solo: nella riunione dei capigruppo che si è svolta ieri, qualcuno ha deciso, per protesta di non partecipare alla seduta (il gruppo che fa capo al candidato Luigi Rodini), mentre altri chiedono (Daniele Andretta, candidato sindaco di “Io Novara” e altre forze civiche e politiche) al presidente di vigilare attentamente sull’operato “stravagante” della giunta, specialmente in questo periodo.
Insomma, a meno di un mese dalle elezioni comunali, la ferrea volontà di portare una delibera di questo genere all’ultimo consiglio del mandato Ballarè ha sollevato un putiferio: “Adesso dovremo vedere come finanziare questo lavoro – dice l’Assessore ai Lavori Pubblici Nicola Fonzo – troveremo una soluzione! L’opera era già prevista, ma ad oggi, senza la variazione del consiglio comunale, non c’è la copertura effettiva”.
Preoccupazione anche fra chi ha partecipato alla gara: “C’è una legge che impone la copertura finanziaria prima di mettere a gara una qualsiasi opera – dice un imprenditore edile novarese – E finora è sempre andata così. Se non c’è il finanziamento dell’opera si rischia che il lavoro non si faccia. E consideriamo che una gara del genere, anche solo per la presentazione delle offerte, a noi imprenditori costa dai 2000 ai 2500 euro. Non è una cifra da poco, comunque”.
Lo ha stabilito anche l’Anac, ad ottobre dello scorso anno: niente opere nè gare senza preliminare copertura finanziaria. E’ evidente, a questo punto, che la corsa contro il tempo finale, con il tentativo di inserire la variazione di bilancio nel consiglio del 16 maggio, aveva il suo bel perchè…