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Novara

La storia di Cristina, l’oleggese che ha fatto le valigie per trasferirsi a Tenerife

Cristina ha 43 anni, parrucchiera, tre figli e una grande passione per la vita. Nell’estate del 2015, decide di fare un viaggio a Tenerife, Canarie. Ad ottobre ha fatto le valigie e insieme ai bambini si è trasferita sull’isola.

“Avevo voglia di cambiare e di migliorare la nostra vita – ci spiega al telefono – Qualche idea di spostarmi dall’Italia già la macinavo da tempo. Dopo il soggiorno estivo, qui, a Tenerife, mi sono convinta che sarebbe stata la strada giusta. E ogni giorno che trascorro su quest’isola mi conferma di aver fatto la scelta corretta per me e per i miei figli”.

Cristina vive in un appartamento, a dieci minuti di auto dal mare. Subito chiarisce che “se qualcuno avesse intenzione di venire qui per guadagnare se lo tolga dalla testa. E’ vero che qui la vita costa meno, dall’affitto alle bollette dall’autostrada alle assicurazioni, ma non è solo questo il motivo che mi ha portata a trasferirmi. Tenerife non è solo un luogo disegnato sull’atlante: questa isola è un modo di essere, una filosofia di vita, un briciolo di sogno. E’ una terra nascosta, la magia dell’essere senza apparire, è la casa dei popoli che parlano lingue diverse e hanno culture differenti e ti parlano dei loro mondi facendoti brillare gli occhi”.

Una delle prime cose che hanno colpito Cristina, al suo arrivo e con la successiva permanenza a Tenerife, è “la mancanza totale del concetto di diversità. Tenerife è multietnica, ma qui tutti hanno un ruolo e un lavoro e pensano a badare a se stessi, senza creare diffidenza o razzismo, cosa che in Italia, negli ultimi anni, stava emergendo con forza”.

I suoi figli frequentano il liceo: “Hanno imparato in fretta la lingua e non hanno particolari difficoltà in classe. Per questo devo anche ringraziare le insegnanti che hanno avuto in Italia perchè hanno dato loro un metodo di studio che stanno mettendo a frutto anche qui, a Tenerife”.

Molte cose sono cambiate per Cristina, al suo arrivo sull’isola: “Dall’alimentazione al modo di vivere quotidiano: qui ci sono persone con le quali si creano dei legami affettivi importanti. Cosa che in Italia da tempo non succede più, vuoi per i tanti problemi che sta attraversando il Paese. Qui mangiamo pesce, verdura e frutta fresca tutti i giorni. L’atmosfera è completamente diversa, anche per strada: le forze dell’ordine sono molto rigide, ma consapevoli di questo la gente rispetta le regole”.

Qualche volta Cristina torna in Italia, a far visita ai suoi familiari, ma continuerà a vivere lì a Tenerife: “Sono convinta che oggi ci voglia una buona dose di coraggio e anche un po’ di pazzia nella vita per riuscire a vivere bene. Qui dicono “locura”, follia… Se ci si vuole sentire liberi e se si vuole stare bene, questa è certamente la formula migliore”.