Buongiorno
Novara

La storia di Francesca, alla ricerca di un parcheggio per disabili senza perdere la sua dignità

Francesca è una ragazza piena di energia. Solare, sorridente, ambiziosa: la carrozzina con la quale si muove non è un ostacolo, ma solo un mezzo come tanti per raggiungere luoghi e traguardi. Francesca studia Scienze Giuridiche a Milano. Frequenta qualche lezione e poi gli esami. Il suo percorso universitario è agli sgoccioli, ma la fatica, non tanto per gli studi, quanto per l’atteggiamento di alcuni, è stata tanta.

L’ultimo episodio risale a ieri: “Quando vado a scuola – spiega la ragazza – arrivo in auto da Oleggio e la lascio in una traversa di via Belletti, dove c’è il parcheggio delle ferrovie Nord. Lì, ci sono tre posti auto riservati ai disabili. Se arrivo presto, e per presto intendo alle sei o alle sette del mattino, riesco a trovare posto, altrimenti è un problema. Quasi sempre quei posti sono occupati da auto senza contrassegno. Poi ci sono quelli che parcheggiano in modo tale da impedirmi di poter salire con la carrozzina sulla mia macchina. E spesso mi ritrovo a dover chiamare mia madre perchè venga da casa a spostarmi l’auto e perchè io possa salirvi“.

Più volte, Francesca ha anche allertato i vigili: “Si sono sempre presentati, ma non è che possano fare più di tanto. O la multa o la rimozione dell’auto che ostruisce il passaggio o che è parcheggiata direttamente sulle strisce gialle senza contrassegno per disabili. E di multe ne hanno anche date: ma il messaggio non passa proprio. Il giorno dopo siamo punto a capo. Ed è davvero umiliante“.

Ieri, Francesca ha subito l’ennesimo colpo: “Ho parcheggiato nel posto riservato, sono andata a scuola e tornando ho nogtato che dietro di me, mentre caricavo in macchina la mia carrozzina, c’era un automobilista. Nessun contrassegno, nessuna disabilità. Tira giù il finestrino e mi chiede se me ne sto andando perchè avrebbe parcheggiato lì. Io e mia mamma gli abbiamo risposto che lui non poteva parcheggiare in quel posto perchè non era disabile. Se n’è andato, ha aspettato che lasciassimo il parcheggio giallo e si è immediatamente infilato. E’ incredibile: avrei voluto gridargli di prendersi, insieme al posto auto, anche la mia carrozzina e di scambiare quel posto con le sue gambe. Non si rendono conto certe persone delle umiliazioni che siamo costretti a subire in questo modo. Facciamo di tutto per condurre una vita normale, con l’entusiasmo di quello che abbiamo: io ho la mia famiglia, lo studio, gli amici, ma sempre più spesso mi trovo a dover affrontare situazioni di questo genere, situazioni che mi scoraggiano“.

Anche ieri, Francesca si è recata al comando dei vigili. “Ho fatto la segnalazione, ma chiaramente vanno colti in flagranza questi automobilisti“.

Francesca non si perde d’animo, nonostante la delusione di ciò che, a volte, la circonda: “E’ mancanza di rispetto verso persone che non hanno scelto di muoversi in carrozzina, ma lo fanno ugualmente, cercando comunque di condurre dignitosamente la propria vita. Peccato che spesso questa dignità te la strappino via…“.