Buongiorno
Novara

L’addio dei novaresi al Nini. Giovanni Udovicich eletto simbolo di tutti i cuori azzurri

L’addio dei novaresi al Nini. Giovanni Udovicich eletto simbolo di tutti i cuori azzurri

Numerosa e partecipata la cerimonia funebre della compianta bandiera azzurra Giovanni Udovicich. Sotto il bandierone del Nini portato dai Nuares, la delegazione del Novara calcio. Ora i tifosi vorrebbero l’intitolazione della Curva o dello stadio, magari quello nuovo che nascerà nella cittadella dello Sport.

Le immagini simbolo delle commosse esequie di Giovanni Udovich

Un abbraccio commosso e grande, che sapeva innanzitutto di gratitudine, ha salutato oggi pomeriggio l’ultimo viaggio terreno di Giovanni Udovicich. Davanti la chiesa di San Martino a Novara, malgrado il tempo non certo favorevole, una folla commossa ha ridipinto d’azzurro il grigio clima già autunnale. Familiari, amici, conoscenti insieme a tantissimi tifosi, rimasti orfani della loro “bandiera” più importante hanno accompagnato il feretro. Per tutti i novaresi è stato e resterà semplicemente il Nini, icona di un calcio romantico che non c’è più e che soprattutto non tornerà mai più. Anche per questo l’Italia che ha vissuto l’epopea dei giocatori simbolo, in queste ore ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla famiglia Udovich ed a quella del Novara calcio. Anche la stampa ed i media nazionali non hanno dimenticato il difensore più iconico della storia azzurra, un giocatore entrato nell’immaginario collettivo per quella sua fisicità unica e per quella sua “pelata” che lo rendeva riconoscibile su tutti i campi della nazione.

Udovicich che entra nella storia e nel ricordo romantico degli sportivi che oggi hanno i capelli bianchi, ma che negli anni 60 e 70 giocavano con le figurine panini ,un nome così ed una testa pelata così, non se la sono dimenticata mai più, tanto è vero che dopo aver fatto impazzire diverse volte gli attaccanti del Genoa (ai tempi avversario agguerritissimo del Novara calcio) a Marassi avevano cominciato a chiamarlo “lampadina” con un che di ammirazione e di rispetto. Non è u non è un caso che proprio il Genoa, come per altro la Roma e la Fiorentina, cercarono di strapparlo al Novara. Ma quelli erano tempi dove il senso di appartenenza contava qualcosa, ed il destino di Giovanni Udovicich era quello di diventare vessillo azzurro per sempre, icona e simbolo dell’azzurro che sventola oggi sul più grande bandierone che i ragazzi della curva orgogliosamente alzano nel vento che soffia verso la Nord.

Un saluto commosso che arrivato da ogni parte, a cominciare proprio dal Presidente del Novara calcio, che ieri ha voluto raggiungere la squadra a Novarello, sentendo come fosse importante esserci per testimoniare il momento. “Perdiamo un simbolo importantissimo – ha spiegato Massimo De Salvo – il calcio è passione, è gioia, è sofferenza. Il calcio è sentimento. Oggi parliamo più di contratti , di acquisti e cessioni come se tutto fosse merce. Ci ha lasciato un uomo che ha invece rappresentato la parte che tutti amiamo di questo sport. La parte sentimentale. Fatta di senso di appartenenza, di amicizia e di orgoglio nel rappresentare la città e il suo territorio”. Parole di ricordo e vicinanza univocamente commosse sono arrivate da molti riferimenti istituzionali, sociali e politici del territorio. Da Comune e Provincia di Novara, dal Presidente Vecchie Glorie Tito De Rosa, che nell’amichevole che la squadra terrà a Novarello lunedì 9 settembre contro la Rappresentativa Nazionale dei Notai, ha chiesto alla squadra Novara Senior di indossare il lutto al braccio e di osservare un minuto di silenzio prima del match, cosa che ovviamente avverrà anche domani sera al Silvio Piola in occasione della terza giornata di Campionato serie C con il Novara calcio che affronterà il Lecco in casa a partire dalle 20.45, con fascia a lutto e raccoglimento prima del fischio iniziale.

Ad accompagnare il feretro nel suo ultimo viaggio, spiccava il bandierone con l’inconfondibile effige del Nini portato dai Nuares, sotto al quale si riconosceva la delegazione del Novara calcio, con in testa visivamente commossi spiccavano Pablo Gonzalez e Daniele Buzzegoli.

Intanto è già partito il tam tam fra i tifosi, anche via social, affinchè la memoria di Udovicich sia onorata come merita. Dall’intitolazione della Curva Nord o addirittura al cambio nome dello stadio di viale Kennedy, gli appassionati azzurri stanno manifestando in queste ore, i loro desiderata sul tema, che ovviamente prende anche in considerazione la possibilità che sia il futuro nuovo stadio a raccogliere la riconoscenza che si deve a questa icona del Novara calcio. Una delle ipotesi che sta prendendo piede infatti e quella d’intitolare a Giovanni Nini Udovicich, l’impianto che nascerà dal progetto delle cittadella dello Sport appena presentato.

 

Se n’è andato il Nini, Novara piange la sua “bandiera” Giovanni Udovicich