Non c’è pace all’Angolo delle Ore.
Dopo il tragico omicidio di venerdì, vittima la quarantenne Gisella Purpura uccisa con una coltellata dal compagno, ieri un nuovo episodio violento, certamente meno grave – ovvero un’aggressione ad opera di due balordi – ma sintomo indiscutibile di quei fenomeni di emarginazione sociale che ormai si ripetono incessantemente da anni, anche in centro città e per i quali nessuno sembra riuscire a trovare una soluzione.
Ed appare altresì emblematico che teatro di questi fatti non sia un luogo comunemente deputato all’esclusione, come accade purtroppo in alcune periferie forse solo apparentemente più degradate, ma il fulcro della vita cittadina, laddove tendenzialmente sarebbe naturale sentirsi “più sicuri”. A Novara non è così, anche se qui più che di sicurezza sembrerebbe, appunto, opportuno parlare di emarginazione e degrado…
Fatto è che ieri, nel primo pomeriggio, una donna, nota alle forze dell’ordine e già protagonista di ripetuti episodi di intemperanze simili, ha aggredito una minorenne, senza alcun motivo. La ragazza camminava in Corso Cavour con alcune amiche quando è stata colpita da P.S.L., 43 anni, che l’ha schiaffeggiata con violenza.
La donna era in evidente stato di alterazione alcolica e prima dell’aggressione aveva insultato diversi passanti, brandendo una bottiglia di birra: E’ stato necessario l’intervento di due volanti della Polizia per portare via sia lei, sia il compagno, R.P. 44 anni, nel frattempo intervenuto con il medesimo atteggiamento aggressivo nei confronti dei malcapitati che si trovavano a passare.
All’arrivo degli agenti, nel tentativo di allontanarsi, i due hanno sferrato diversi calci agli uomini in divisa prima di essere immobilizzati e fatti salire nelle auto. Peraltro la coppia poco prima aveva anche danneggiato il mezzo di servizio di una pattuglia della Polizia Locale presente in centro.
Portati in Questura, i due sono stati arrestati in flagranza di reato per lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento e successivamente trasferiti in carcere. Verranno giudicati per direttissima lunedì.
La ragazza aggredita e uno dei poliziotti intervenuti hanno riportato una prognosi rispettivamente di 22 e 10 giorni per i colpi ricevuti.
Insomma un episodio, l’ennesimo, che apre un capitolo preoccupante sulla capacità e sulle possibilità della “rete” sociale cittadina di gestire ed arginare fenomeni di questo tipo per i quali, come è già stato purtroppo verificato, non sono sufficienti interventi di tipo repressivo.